Nessuno assume questa ragazza con sindrome di Down, così lei apre un'attività tutta sua
I pregiudizi sono difficili da abbattere, ma si tratta pur sempre di una battaglia necessaria, perché limitano ed avvelenano la vita di chi ne è oggetto.
Il miglior modo di sconfiggerli è quello di farsi guidare dai propri sogni – capaci di disegnare una realtà diversa da quella contro cui ci si scontra –, armarsi di molta pazienza e trovare dei giusti alleati: esattamente la formula con cui Gabi Angelini ha deciso di vincere il pregiudizio sulle persone affette da sindrome di Down, e di realizzare il proprio sogno.
Gabi Angelini è una ragazza di 21 anni, amante dello sport e con un sogno nel cassetto fin da piccola: aprire un proprio ristorante. Per questo motivo, ancora liceale, ha iniziato a cercarsi dei lavoretti estivi che le permettessero di iniziare a mettere da parte dei soldi per realizzare questo obiettivo. È così che si è scontrata con un duro pregiudizio, secondo cui le persone affette, come lei, dalla sindrome di Down non possano lavorare.
Infatti, nessuno era disposto ad offrirle un impiego, proprio a causa della sua condizione; un pregiudizio che limita la vita di chi è affetto dalla sindrome di Down più della sindrome stessa. Pur soffrendo molto di questa situazione, infine Gabi ha deciso di reagire, senza rassegnarsi ad uno stato di cose ingiusto. Perciò, con il sostegno di sua madre Mary, si è adoperata non solo per raggiungere il proprio scopo, ma per far sì che il suo sogno diventasse uno strumento di liberazione o di ispirazione per altri nelle sue condizioni.
Infatti Gabi ha deciso di aprire un coffee shop a Raleigh, nel North Carolina, che impiegherà persone con disabilità intellettive e dello sviluppo. Non avendo ancora i soldi necessari ad avviare l'attività, Gabi e Mary hanno pertanto cominciato con una collaborazione con un'altra caffetteria che impiega dipendenti diversamente abili, presso cui è in vendita il loro speciale caffè, "A Hug in a Mug" ("un abbraccio in una tazza") del Gabi's Grounds Coffee Shop.
Inoltre, Gabi partecipa ai vari eventi locali con un suo stand, dove vende non solo caffè, ma anche magliette, adesivi, tazze ed altri gadget del suo futuro coffee shop; effettua persino consegne di caffè, mentre Mary gestisce la pagina GoFundMe, dove raccolgono donazioni con cui poter aprire il proprio negozio: grazie al sostegno della comunità finora hanno già raccolto oltre 50.000$ sui 60.000 necessari.
Gabi è a un passo dal realizzare il proprio sogno, e già programma di assumere i suoi amici, così come le attività presso il proprio coffee shop "Dal caffè e dai pasticcini alle serate di karaoke e alle feste da ballo, il negozio di Gabi sarà un luogo inclusivo per la comunità che si riunirà".
Sì, perché quando il coffee shop di Gabi aprirà, realizzerà non solo il suo sogno, ma anche quello di tante altre persone che quotidianamente lottano contro questo vile pregiudizio – che i disabili non siano in grado di lavorare – e con la sua sola esistenza sarà la prova vivente della verità: che determinazione e solidarietà rendono possibili i sogni.