Queste signore filano ogni settimana tappeti e coperte per i senza tetto, a partire dalle buste di plastica
Il tema della plastica è sempre più al centro dell'attenzione pubblica. I danni all'ambiente causati dall'abuso e dallo smaltimento non corretto di questo materiale sono un problema reale e da non sottovalutare.
Bicchieri, posate, bottiglie, sacchetti: moltissime cose intorno a noi sono fatte di plastica, e altrettante finiscono per sporcare le nostre strade, i nostri spazi verdi e inquinare i nostri mari. Quando si parla di inquinamento, il riciclo è una delle forme di prevenzione di cui possiamo disporre, e queste signore del Mississippi hanno ben capito cosa è meglio fare per l'ambiente e per il prossimo.
North Somerset Times / Clevedon Crochet Club
Fortunatamente, la sensibilizzazione delle persone al problema dell'inquinamento plastico sembra essere maggiore che in passato. In molti cercano di trovare soluzioni alternative per l'utilizzo e il riuso degli oggetti plastici.
Una di esse è quello che in inglese viene chiamato "plarn". Letteralmente, la parola è una fusione tra "plastic" e "yarn", che significa "filato".
Ebbene sì: il plarn riutilizza i sacchetti di plastica per trasformarli in tessuti. Tappeti, coperte, borse, cappelli o semplici oggetti: i risultati possono essere moltissimi e sicuramente a impatto ambientale zero.
Ancora meglio, poi, se a questa ingegnosa trovata si unisce la beneficenza. Un gruppo di donne di Sardis, in Mississippi, unite dalla passione per il lavoro all'uncinetto, si riunisce ogni settimana alla ricerca di sacchetti di plastica, per trasformarli in stuoie e coperte da offrire ai senzatetto.
Per fare una stuoia occorrono circa 50 ore di lavoro e oltre 500 sacchetti di plastica. Vista la loro abilità nel lavorare a maglia, però, non è difficile tirare fuori risultati del genere dai sacchetti di plastica.
Questi speciali e originali filati sono anche completamente lavabili e riutilizzabili, per la massima praticità. Inoltre, il materiale di cui sono fatti trattiene sufficientemente il calore.
Un modo intelligente per aiutare allo stesso tempo le persone meno fortunate e l'ambiente che ci circonda.