Quando una persona se ne va, in realtà continua a restare accanto a noi
Presto o tardi arriva il giorno in cui bisogna separarsi dalle persone care. Può trattarsi di un familiare, del partner o di un amico, e quando questo accade bisogna fare i conti con sensazioni di vuoto, tristezza e solitudine. Perdere qualcuno a cui si vuole bene però non è un vero e proprio addio, perché in qualche modo, in qualche forma, lui o lei restano accanto a guidare il cammino. Anche dopo la vita l’affetto che lega due persone non cessa mai di esistere.
via exemplore.com
La morte non è la fine ma l’inizio di qualcosa di magico e misterioso. Anche se non si può più comunicare o interagire attraverso i sensi, ci si può percepire a vicenda in un modo molto più profondo. Spesso ci si dimentica che chi non c’è più non solo lascia qualcosa di sé ma porta via anche una parte di chi resta.
In questo modo ad esempio i ricordi servono a chi vive ancora nel mondo per ritrovare quel sorriso e quel viso tanto amato, e chi è passato oltre a trascorre il suo tragitto senza annoiarsi troppo. Anche le voci servono a entrambi per mantenere la connessione e ascoltarsi reciprocamente senza proferire parola.
L’uno lascia all’altro una porzione della propria anima, così che nessuno debba davvero sentire il peso della separazione. Forse all’inizio sarà difficile accettarlo e poi comprenderlo, ma in fondo ci si è solo smarriti un attimo, non perduti davvero.
Per questo motivo durante la propria esistenza bisogna aprirsi, conoscere e dare affetto a quante più persone possibile, perché questo è il modo con cui si riesce a strappare un pezzetto di eternità e farne parte per sempre.
Il termine del viaggio è la prova che la magia non ha abbandonato per nulla questa dimensione, anzi, dimostra come in tutto c’è qualcosa di sacro e di incredibile. Chi è andato via si è soltanto avviato su quella strada che tutti sono destinati a percorrere, incamminandosi per primo per assicurarsi che sia tutto pronto quando arriva il momento di rivedersi.
Tutto questo può suonare come il classico discorso consolatorio, un modo per addolcire quell'amaro inevitabile, ma non è così. Chi ha già perso conosce la sensazione di ritrovare i propri cari in un pensiero, in un sogno in un attimo qualunque della giornata. Tutto finisce, ma soltanto per cominciare a durare davvero.