Non avere paura di cambiare idea: è una prova di maturità e coraggio

di Davide Bert

17 Aprile 2019

Non avere paura di cambiare idea: è una prova di maturità e coraggio
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Nel corso della vita ogni individuo acquisisce informazioni e fa esperienze che contribuiscono a costruire le sue convinzioni e la sua identità. Questi sono tasselli che vanno a comporre il mosaico di quella che è la visione generale del mondo. Le certezze diventano le fondamenta sui cui si costruire il pensiero e la personalità, a volte però si scopre che esse sono incomplete o addirittura sbagliate. Quando ciò accade è possibile riuscire a cambiare idea?

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Rimettersi in discussione può essere difficile e traumatico, specialmente quando si raggiunge una fase della propria esistenza in cui le proprie credenze si sono radicate a fondo. Cambiare idea genera una vera e propria crisi esistenziale e una sensazione di smarrimento per la perdita dei punti di riferimento. Chiunque è spaventato nell’abbandonare la vecchia strada conosciuta per una nuova, uscendo dalla propria zona di confort dove ci si sente al sicuro. Riuscire a compiere questa rivoluzione interiore è una vera prova di maturità e coraggio, un passo che non tutti sono pronti a compiere.

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Invertire il senso di marcia e imboccare una direzione diversa dà la sensazione di essere spezzati in due, divisi tra ciò che era e ciò che sarà da quel momento in poi. In un certo senso ci si deve preparare a dire addio ad una parte di sé, cose dette, fatte o anche solo pensate in un modo che si scopre non essere quello giusto. Le idee possono essere come muri, servono a proteggere e sostengono la struttura di quella che è la propria dimora, ma possono trasformarsi anche in una prigione.

In altri casi sono simili a ponti, danno una percezione di incertezza perché non si riesce a vedere dove portino o cosa stia arrivando da lontano, ma permettono anche di esplorare e di ampliare i propri confini.

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Gli ostacoli o le catene che impediscono o rallentano il cambiamento possono essere individuali o venire anche dall’esterno. Quando a tenere a freno sono la paura o il rifiuto di accettare la realtà il conflitto deve essere risolto con una profonda autoanalisi, in un dialogo con la propria coscienza. Può succedere però che siano anche amici, familiari o partner a non volere questa trasformazione perché magari la percepiscono come una minaccia all’equilibrio di quella specifica cerchia sociale.

Cambiare idea però è un diritto, oltre che un dovere di crescita, perché quando si comprende di non avere tutte le risposte si comincia a fare le domande giuste.

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