6 regole per imparare a stare da soli e non dipendere da nessuno, pur restando felici
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Il concetto di felicità è differente per ogni individuo ed è allo stesso tempo il motore che spinge praticamente ogni essere umano nel corso della propria esistenza. Questo sentimento così complesso e fugace è il centro di quasi ogni vita, in tutte le sue forme, che si tratti di carriera, di vita familiare o di amore. Ciò che però bisognerebbe imparare è sentirsi bene con sé stessi anche da soli.
Ecco alcune regole per essere più felici senza dipendere da nessuno.
- I grandi traguardi si raggiungono a piccoli passi. Porsi degli obiettivi è fondamentale per alzarsi ogni mattina con la giusta motivazione. Occorre però che questi siano raggiungibili, in modo da alimentare l’autostima e diventare nuovi punti di partenza.
- Il talento va coltivato. Nella vita non bisogna mai smettere di migliorarsi e di apprendere cose nuove. Acquisire abilità che prima non si possedevano è un modo stupendo per crescere, gratificarsi e mettersi continuamente alla prova.
- Ognuno è artefice della propria felicità. Quando si prova gioia si attribuisce questo potere a qualcuno, lo stesso vale per la tristezza ma in questo caso si tende a dare la colpa. Gli altri non c’entrano, se si cerca il responsabile della propria condizione di vita bisogna guardarsi allo specchio.
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- L’opinione di uno non vale per tutti. Va bene ascoltare consigli e indicazioni ma bisogna ricordare che ciascuno parla raccontando la propria esperienza personale, quindi non è detto che vada per forza così.
- La felicità è contagiosa. Per risollevare il morale non c’è nulla di meglio che circondarsi di persone in grado di trasmettere allegria e positività. Nei momenti bui meglio cercare chi sa far tornare il sorriso, ricambiando con altrettanta gioia e gratitudine.
- Nuove persone sono nuova energia. Non bisogna mai fossilizzarsi nelle conoscenze e nelle amicizie ma restare aperti alle novità. Ogni presenza che arriva nella vita è linfa preziosa, e se qualcuno si perde durante il cammino lo si deve accettare con naturalezza e serenità.
Ci vuole molto coraggio ad essere felici. Spesso infatti è molto più comodo e facile accontentarsi piuttosto che rompere gli schemi e inseguire quell’imponderabile e indefinibile emozione che dura appena il tempo di chiamarla per nome.
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