Ecco perché gli empatici si sentono a disagio quando si trovano davanti alle persone false

di Davide Bert

01 Aprile 2019

Ecco perché gli empatici si sentono a disagio quando si trovano davanti alle persone false
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Essere un empatico vuol dire possedere una straordinaria capacità ma allo stesso tempo un dono scomodo. Individui simili percepiscono le emozioni e i sentimenti degli altri come fossero propri, anche delle persone che non sanno di trasmettere particolari vibrazioni. Loro assorbono tutto, senza filtro, per cui devono stare sempre attenti a chi gli sta accanto perché la presenza e il comportamento di qualcuno possono essere sia fonte benessere che di frustrazione.

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Quando un empatico si trova al cospetto di un individuo falso riesce a capirlo al volo, anche a livello inconscio. Può capitare infatti che la persona in questione si comporti in maniera del tutto normale, anzi che sia gentile e cordiale. Eppure per qualche strana ragione gli empatici cominciano ad avvertire un forte disagio, una sensazione spiacevole che non di rado si trasforma in vero e proprio malessere fisico.

La spiegazione è che senza volere si è attivato il sesto senso, la capacità innata di rilevare chi non è sincero, proprio perché gli empatici sono praticamente dall’altra parte dello spettro rispetto a chi non è sincero e autentico. Si tratta di due “specie” che si respingono a vicenda, quindi non riescono a stare a lungo nello stesso ambiente senza entrare in conflitto.

Un empatico sarebbe perfettamente in grado di tenere testa ad una persona falsa, anzi ne costituisce una sorta di antidoto naturale. Tuttavia preferisce quasi sempre tenersi alla larga per proteggere la propria salute psicofisica. Essere così sensibili significa esporsi continuamente ad emozioni non sempre gradevoli, e ciò può minare il buon umore e la condizione interiore.

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L’alternativa è semplice, vale a dire riempire la propria vita di persone che siano il più possibile schiette e trasparenti, in grado di emanare positività, affetto e amore. Gli empatici sono costantemente in contatto con le proprie emozioni e con quelle degli altri, quindi hanno bisogno di stare in mezzo a chi può garantirli serenità e nutrimento per l’anima. Narcisisti, prepotenti, arroganti sono come la loro “criptonite”, e soffrono tantissimo se sono costretti ad averci a che fare troppo spesso. La salute fisica e mentale di un empatico è determinata dalla qualità delle relazioni che intreccia.

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