5 comuni errori con cui i genitori di oggi rendono i loro figli viziati e maleducati
Uno dei luoghi comuni moderni è che i bambini di oggi siano più viziati delle generazioni precedenti. Ciò non dipende da una “predisposizione genetica”, quanto piuttosto ad una combinazione di cause. I costumi sociali, i media, le compagnie e le carenze del sistema didattico hanno di certo un’influenza determinate, ma l’anello debole spesso sono proprio i genitori. Alcuni specialisti in pedagogia indicano come deleteri i seguenti comportamenti:
- Sminuire l’autorità degli altri. Figure come educatori ed insegnanti una volta avevano carta bianca e potevano permettersi di inculcare la disciplina nei ragazzi. Oggi i genitori non permettono a nessuno di sgridare, riprendere o correggere i propri figli e ciò li fa sentire autorizzati a comportarsi male.
- Trascurare sé stessi. I figli vengono prima di tutto ma non tutte le volte. I genitori che si dedicano anima e corpo a soddisfare solo i loro bisogni dimenticando i propri finiscono per causare danni alla propria salute psicofisica.
- Usare scorciatoie. Pur di evitare che i bambini facciano i capricci i genitori spesso usano “trucchetti” come piazzarli davanti alla TV, allo Smartphone o dandogli un premio anche senza esserselo meritato. I più piccoli devono imparare ad essere pazienti, a distrarsi da soli con l’immaginazione o nella peggiore delle ipotesi a riscoprire la sana vecchia “noia”.
- Essere troppo accondiscendenti. Esaudire i desideri dei propri bambini va bene ma non bisogna diventare schiavi della loro volontà per timore che possano piangere o arrabbiarsi.
- Giustificare ogni comportamento. Il fatto di essere piccoli non può essere un alibi per ogni vizio o capriccio. In questo modo i bambini vengono stimolati a ripetere questi atteggiamenti senza prendersi la responsabilità delle proprie azioni.
In sintesi l’amore non deve mai mancare ma lo stesso vale per il rispetto delle regole e dei ruoli. Correre disperatamente appena il bambino chiede o si fa male non è segno di affetto ma eccesso di zelo, paura di perdere il consenso o di non essere all’altezza come genitore. L’ossessione di compiacere a tutti i costi i propri figli è un pessimo investimento in quanto i sentimenti si ricambiano in maniera incondizionata.
Non accade nulla se qualche volta si dice un “no” o se il desiderio espresso non viene realizzato immediatamente. Soltanto così si potranno tirare su dei ragazzi che sanno come comportarsi in ogni contesto, autonomi, indipendenti e membri produttivi della società.