Questo ristorante ha sostituito gli chef con un gruppo di "nonne", e il risultato è straordinario
Si può fare il giro del mondo visitando i ristoranti più rinomati e raffinati ma i piatti più buoni restano sempre quelli cucinati dalla propria mamma o nonna. C’è qualcosa di speciale nel cibo fatto in casa, forse l’amore di chi lo prepara e non di meno l’esperienza e la bravura tramandata da generazioni. Prendendo spunto da questo principio universale un locale di Staten Island a New York ha sostituito cuochi e chef con delle nonne, e il risultato è stato incredibile.
L’attività ricettiva in questione si chiama Enoteca Maria di proprietà di Jody Scaravella. Il titolare, dopo aver perso sua nonna, sua madre e sua sorella è stato spinto a colmare questo vuoto omaggiando le donne più importanti della sua vita con un’idea originale e rivoluzionaria.
Invece di reclutare professionisti del settore ha pensato di chiamare a raccolta delle “comuni” nonne dalle particolari doti culinarie. Tutto è cominciato pubblicando su un giornale il seguente annuncio in lingua italiana “cercasi casalinghe italiane per cucinare piatti regionali”.
Dopo un primo felice riscontro Scaravella ha pensato di ampliare ed arricchire il suo team prendendo nonne dalla diversa origine geografica, così da aggiungere al menù anche specialità internazionali. Ora nel suo locale è possibile gustare pietanze tipiche della tradizione gastronomica polacca, nigeriana, turca, francese, siriana, venezuelana, equadoregna e di molte altre nazioni.
Oltre alla copiosa presenza femminile la squadra è composta anche da un uomo, un nonno specializzato nel preparare pasta fresca come ravioli e gnocchi. Una volta sparsa la voce il resto è stato merito della qualità e della bontà dei piatti cucinati da questo affiatato gruppo di “non professionisti”. Il ristorante continua a riscuotere un grande consenso tra vecchi e nuovi clienti, felici di assaporare le ricette di una volta interpretate nella maniera più genuina.
A contribuire al successo dell’Enoteca Maria di sicuro è stata la novità della proposta, diversa dalla classica formula messa in campo dalla maggior parte degli altri ristoranti. In un'epoca in cui la cucina è divenuta forse un po’ troppo pretensiosa ed eccessivamente protagonista in tutti i contesti, ha vinto l’autenticità e il ritorno alle radici.
Al di là dell’astuta operazione commerciale ciò che ha contato maggiormente però è stato proprio il voler ridare il giusto peso alla cultura del cibo, valorizzando il patrimonio dei territori ma senza metterlo su un piedistallo. Tra la miriade di ricette accumulate giorno dopo giorno è stato ricavato anche un libro una selezione dei 10 piatti preferiti in assoluto delle fantastiche nonne cuoche.