I figli delle mamme che lavorano hanno più probabilità di avere successo nella vita, parola di scienza!
A tante donne è capitato di dover decidere tra carriera e famiglia, rinunciando spesso alla prima per occuparsi della seconda. Vi sono però circostanze in cui la scelta è obbligata e non si può fare a meno di lavorare, quando ed esempio non basta un solo stipendio o l’altro genitore non c’è. A malincuore si esce casa ogni giorno con il complesso di colpa di non essere una buona madre, ma secondo una ricerca gli effetti sulla crescita dei bambini sono tutt’altro che negativi.
L’indagine effettuata da studiosi americani e inglesi ha avuto come oggetto un campione di 100 mila uomini e donne provenienti da 29 paesi diversi. L’obiettivo era stabilire le conseguenze sullo sviluppo della prole in cui sia madre che padre lavoravano. I risultati hanno evidenziato che i figli di donne lavoratrici avevano posizioni professionali migliori, condizioni salariali migliori ed una percentuale più alta di ruoli di coordinamento o direzionali.
Per quanto riguarda l’incidenza del lavoro maschile i dati non hanno fatto emergere particolari distinzioni. In sostanza quindi nelle famiglie con madri al lavoro i bambini sono venuti su più autonomi e indipendenti, acquisendo maggiore responsabilità e coinvolgimento nella gestione delle faccende domestiche quotidiane. Questo “addestramento” gli ha permesso di diventare più maturi e di avere le idee chiare una volta diventati adulti.
Secondo il sondaggio quindi la frustrazione di molte madri nel non poter accudire al meglio i figli sarebbe immotivata, visto che i benefici per la loro vita sono sicuramente maggiori rispetto alle possibili mancanze. Con ciò non si vuole insinuare che si debba preferire sempre e comunque la carriera, ma che l’ideale è un giusto equilibrio senza troppe rinunce.
Al di là delle misure messe in campo dalle istituzioni o dalle singole aziende la questione è individuale, per cui la scelta deve essere offerta a chi desidera realizzarsi sia in ufficio che nella vita privata.
La chiave di tutto è la flessibilità degli impieghi, che consentono ad una madre di essere presente nella vita dei bambini, dandogli sia quantità che qualità di tempo. In generale la via di mezzo è la soluzione più indicata, facendo in modo che le donne abbiamo agevolazioni, strutture e risorse adeguate per sostenere sia il ruolo di professionista che quello di madre.