Scatta di nascosto una foto all’infermiera che cura sua figlia e svela a tutti il suo comportamento
Non tutti i mestieri sono uguali, fare il medico o l’infermiere ad esempio vuol dire avere la vocazione per proteggere la vita e tutelare il benessere delle persone, lo testimonia la storia della piccola Sophia. A soli due anni la bimba mostrava difficoltà a respirare, e inizialmente si pensò ad un’allergia. Il 17 maggio 2017 ebbe una crisi e venne portata in ospedale dove ai genitori Shelby e Jonathan venne detto che la loro figlia aveva un cancro.
I cicli di chemioterapia non servirono purtroppo a fermare la malattia, ma ebbero gravi conseguenze per la bambina, riducendo la sua capacità di camminare, parlare e mangiare da sola. Durante il lungo calvario sua madre notò la speciale attenzione con cui un’infermiera si prendeva cura di Sophia, cercando di passare inosservata. Shelby un giorno le scattò una foto di nascosto, postandola sui social dove stava documentando la lotta di sua figlia, accompagnando all’immagine queste parole:
“Ti vedo mentre sono seduta tutto il giorno su questo divano, ti vedo triste quando lei piange, vedo il modo in cui cerchi di consolarla e calmarla. Vedo quando esiti a strapparle i cerotti o infilarle un ago per timore di farle male, ti sento dire “mi dispiace” più volte di quanto la gente ti dice 'grazie'".
“Ti vedo correre da una stanza all’altra occupandoti di ogni bambino mentre il telefono non smette di squillare nella tua tasca. Entri sempre con il sorriso, non importa cosa stia accadendo, e quando vedi il nome di Sophia sul programma vieni a trovarci anche se non è il tuo turno”.
“Ti preoccupi di mia figlia, ti siedi a parlare con me anche se hai un sacco di cose da fare. Senza di te e tutti gli altri che lavorano in ospedale i bambini non riceverebbero le cure necessarie e le mamme come me non si sentirebbero confortate”.
Il 22 dicembre 2017 Sophie ha avuto recidiva e i genitori hanno deciso di evitare l’accanimento terapeutico. Hanno preferito trascorrere i successivi 13 giorni coccolando, giocando e amando la loro figlia, guardando film e leggendo libri, finché il 4 gennaio 2018 Sophie si è spenta tra le loro braccia. Lo scopo del foto-documentario è raccontare con sincerità ciò che accade nella battaglia contro il cancro, un male terribile, ancor più doloroso quando colpisce un bambino.
Shelby vuole essere di ispirazione a tanti genitori che si trovano nelle stesse condizioni. L’invito è usare ogni giorno come fossero l’ultimo, celebrando le persone che lavorano in ospedale, occupandosi non solo dei pazienti ma anche delle loro famiglie.