Impariamo a dire "sì" senza paura, e "no" senza sensi di colpa

di Laura Gagliardi

07 Marzo 2019

Impariamo a dire "sì" senza paura, e "no" senza sensi di colpa
Advertisement

Possiamo dividere le persone che incontriamo ogni giorno essenzialmente in due tipi di persone: da un lato, ci sono quelli che desiderano apparire buoni con tutti, e non lesinano "sì" alle richieste altrui; dall'altro, troviamo invece coloro che non consentono a nessuno di dir loro cosa debbano pensare, dire o fare, e lo chiariscono bruscamente, senza troppi giri di parole.

Si tratta di due comportamenti estremi, pertanto mai veramente positivi, né efficaci, poiché il segreto per vivere bene con sé e con gli altri è custodito sempre nel mezzo, laddove non ci adattiamo pedissequamente al volere altrui, ma affermiamo il nostro punto di vista senza attaccare. Per fare ciò, bisogna imparare a dire "sì" senza paura, e a dire "no" senza sensi di colpa.

via lamenteesmaravillosa.com

 Xan Griffin/unsplash

Xan Griffin/unsplash

A chi dobbiamo dire di "sì"? Alle nostre aspirazioni, alle nostre opinioni, al nostro modo di essere: significa affermare se stessi, ed è una necessità vitale. Solo in questo modo possiamo perseguire la felicità, ed alimentare la nostra autostima. Purtroppo, a volte cresciamo senza che ci insegnino il valore fondamentale dell'autostima; così, quando da adulti la vita ci mette di fronte alle sue dure prove, reagiamo in maniera sbagliata – svilendo noi stessi e seguendo gli altri, oppure anteponendo con arroganza e presunzione il nostro ego.

Facciamo propria quella "legge dell'attrito personale": vale a dire che compiaciamo gli altri, per riceverne l'approvazione, e vederci riconosciuti ed accettati. Nella realtà, non siamo noi ad essere accettati, perché la nostra vera identità resta nascosta, soffocata dalla paura di ciò che gli altri potrebbero pensare del nostro vero io.

Advertisement
 Sabrina May/unsplash

Sabrina May/unsplash

Allo stesso modo, dovremmo dire di "no" alle richieste altrui, senza che la nostra coscienza ci assalga facendoci sentire in colpa per il nostro diniego. Non è un atto di tradimento, bensì l'affermazione d noi, che permette anche agli altri di agire conseguentemente, evitando di incastrarci in un vortice di finzione e controsensi. È una condizione indispensabile per poter essere felici, poiché ci si disfa dal giogo delle imposizioni altrui. Coloro che ci rispettano ed amano lo accetteranno, anzi: solo così si possono trovare persone che ci amano ed apprezzano realmente, e si può amare a propria volta.

Si tratta perciò di praticare l'autenticità, poiché la possibilità di essere felici si trova solo superando la soglia della paura, e portando fuori di sé quel meraviglioso nostro mondo interiore che ci rende ciò che siamo.

Advertisement