Il papà le abbandona 5 giorni dopo il parto: pochi anni dopo insegnano al mondo il valore dell'amore
L'amore di una mamma per i propri figli è unico e speciale, e riesce ad abbattere qualsiasi ostacolo, superando barriere di indifferenza e montagne di pregiudizi, arrivando dritto al cuore; perché il suo è uno sguardo d'amore, e non potrebbe essere differente.
Così accadono storie straordinarie, che tengono accesa in noi la fiamma della speranza nella bontà e grandezza del genere umano; come quella di Stephanie e sua figlia Hanna Grace, che, affetta dalla sindrome di Down, ha illuminato la vita di sua mamma.
Stephanie Mullowney era una ragazza spensierata che faceva couch surfing a Maui, alle Hawaii; ma improvvisamente la sua vita è cambiata radicalmente. È successo quando, incinta, è tornata nella sua terra natale, in Tennesse, per partorire: il giorno in cui ha dato alla luce sua figlia Hannah Grace, il mondo si è tinto per sempre di colori del tutto diversi. Niente poteva prepararla a quel fagottino palpitante che, per la prima volta sul suo petto, la guardava con i suoi occhi mandorla, vedendo nella sua mamma tutto il suo universo; ed è stato amore a prima vista per Stephanie.
Ha capito che quella figlia era un dono di Dio "Sì, mia bellissima bambina, sapevo che eri un angelo. Vedi, quando Gesù ti ha fatto, ti ha dato qualcosa di molto raro. È un dono per questo mondo, anche se alcuni potrebbero non rendersene conto". Il dono di cui parla Stephanie è una copia in più del cromosoma 21, e Stephanie si chiede "come Dio abbia confezionato così tanto amore in quel microscopico cromosoma", ma sa la ragione: per insegnare agli altri ad amare incondizionatamente.
Tuttavia la loro vita insieme non è iniziata in maniera semplice, anzi: appena nata, furono diagnosticati ad Hannah 3 fori nel cuore e una possibile leucemia. Per Stephanie fu un duro colpo, era terrorizzata; in più, dopo 5 giorni dalla nascita della figlia, il papà lasciò entrambe: aveva paura anche lui, ma a differenza di Stephanie non vedeva alcun dono in quella figlia. Per Stephanie è stato istruttivo: "Mi ha insegnato che mentre alcune persone nascono con abilità diverse, altre scelgono di favorire "disabilità" con cui non sono nati, e lui ha scelto un cuore cieco".
Ma Stephanie e Hannah non restano sole: la sua famiglia le sostiene, e la zia Anita le accompagna ad ogni appuntamento da oncologo e cardiologo. Senza un lavoro, Stephanie si mantiene grazie all'aiuto dei suoi e ad un programma governativo; un periodo molto difficile, in cui si nascondeva dalla sua piccola per piangere, perché non mettesse in discussione la forza della sua mamma.
E con determinazione, Stephanie costruisce una nuova vita per lei e sua figlia. Si trasferiscono in una piccola fattoria, la loro casa, anche se all'inizio dormivano su un materasso sul pavimento. Poi a lavoro, il suo capo, guardando le centinaia di foto che Stephanie scatta alla figlia con il suo iPhone, le consiglia di andare a comprarsi una macchina fotografica seria, perché "hai talento".
Così fa Stephanie poco dopo; e decide di aprire un sito su cui pubblicare le foto, raccontando la loro vita e sensibilizzando la società sulla sindrome di Down: Paperdolls Photography. È marzo 2016 e meno di una settimana dopo aver pubblicato la sua prima collezione – American Beauty – Stephanie riceve chiamate ed e-mail da Stati Uniti, Australia, Brasile, Canada da persone interessate al suo lavoro; a 2 anni, Hannah Grace fa il suo debutto in televisione e ben presto Stephanie diventa una fotografa conosciuta in tutto il mondo.
Ma la sua opera più bella, il capolavoro della sua vita, resta sua figlia, la sua meravigliosa Hannah Grace: solo lei riesce a regalarle coi suoi sorrisi un amore ed una gioia infiniti, ogni giorno – e Stephanie non smetterà mai di essere grata a Dio per questo grandioso, eccezionale dono del cielo.