12 regole di buona educazione che oggi non si usano più
Quante volte avete sentito ripetere dai nonni che "i bambini d'oggi..." sono diversi, e che "ai loro tempi..." c'era più educazione? Probabilmente spesso; ed è possibile che abbiate reagito spesso alzando gli occhi al cielo per un secondo fugace. Fino a che non siete cresciuti; ed un giorno ecco che, osservando dei ragazzini, parole simili – ma comunque con lo stesso significato – siano venute fuori dalla vostra bocca.
È inevitabile che i tempi cambino, e così anche gli usi e costumi ed i rapporti intergenerazionali; eppure ciò non giustifica il venir meno dell'educazione. Queste sono alcune delle buone regole di base con cui la maggior parte di noi adulti è cresciuta, e di cui talvolta ha nostalgia.
- 1. La regola d'oro. Il principio che regolava qualsiasi relazione sociale era scolpito nel marmo delle nostre menti: non fare agli altri ciò che non vuoi che sia fatto a te.
- 2. Le parole magiche. Non esistevano ordini che provenissero dai bambini, perciò ogni richiesta era accompagnata da "per favore", ed ogni concessione salutata con un "grazie"
- 3. Una formula di rispetto. Agli sconosciuti e a tutti gli adulti con cui c'era poca confidenza ci si rivolgeva chiamandoli "signora" o "signore"
- 4. Mai discutere con un adulto. Disobbedire ad un ordine dei genitori oppure metterne in discussione la validità delle parole significava incorrere in una punizione memorabile.
Michael and Franzie Nelson/flickr
- 5. Gomiti. Immancabilmente tendevano a poggiarsi sulla tavola; ed immancabilmente la mamma di solito imponeva di toglierli immediatamente da là
- 6. Il perdono. La condizione per lavarsi da ogni colpa ed essere riammessi tra i "giusti" era chiedere il perdono; qualsiasi altro modo di giustificarsi o spiegare le proprie azioni avrebbe prolungato la punizione.
- 7. Il permesso. Era necessario domandarlo per un mucchio di cose: alzarsi da tavola prima degli altri, andare in bagno, uscire a giocare con gli amici sotto casa, etc.
- 8. Il saluto appropriato. Non esisteva un universale "Ciao", se non fra gli amichetti al parco, ma gli adulti andavano salutati con "Buongiorno", "buon pomeriggio" e "buonasera": capire quando era il momento giusto per utilizzare ora l'uno ora l'altro non era poi così complicato
- 9. Il cappello. Entrando in un luogo chiuso, bambini e uomini avevano l'obbligo di togliersi cappello o berretto; stessa regola si usava in ogni altra situazione che richiedesse rispetto, come parlare con un poliziotto o dire una preghiera.
- 10. Il condizionale. Questo modo sconosciuto, purtroppo spesso confuso col congiuntivo, era il verbo principe per formulare ogni richiesta. "Potrei", mai "posso".
- 11. Non interrompere gli adulti. Quando i grandi parlavano, era necessario aspettare una pausa nei loro discorsi per poter dire loro qualcosa.
- 12. Lasciare il posto. Sull'autobus o sul treno, ci si alzava sempre per lasciare il proprio posto ad una persona più grande che ne fosse sprovvista; mai nessuno si girava dall'altra parte, né il più anziano doveva chiedere.
Forse qualcuno ritiene oggi che siano regole troppo severe; eppure intere generazioni vi si sono attenute, e non sembra proprio che queste buone norme li abbiano danneggiati. Mancano anche a voi?