Secondo il filosofo Aristotele esistono tre tipi di amicizie, e probabilmente le abbiamo sperimentate tutti

di Davide Bert

16 Febbraio 2019

Secondo il filosofo Aristotele esistono tre tipi di amicizie, e probabilmente le abbiamo sperimentate tutti
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Aristotele è considerato uno dei padri del pensiero concettuale occidentale. Durante la sua vasta opera di indagine sulla coscienza e sull'animo umano analizzò l’amicizia in tutte le sue forme, sottolineando come l’uomo sia per sua natura un “animale sociale”. L’individuo necessita di instaurare nel corso della sua vita relazioni con i suoi simili, poiché ciò gli occorre non solo per motivi pratici ma anche per il suo stesso benessere psicofisico. L’amicizia è quindi per Aristotele una risorsa preziosa, la pietra angolare su cui edificare un’esistenza piena e felice.

Tuttavia nello stesso modo in cui gli esseri umani non sono perfetti, né tanto meno uguali, anche i rapporti di amicizia hanno difetti e possono essere diversi fra loro. Nel dettaglio il filosofo ne identifica tre tipologie.

via qz.com

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Amicizia per interesse. In una relazione di questo tipo la motivazione che spinge una persona a frequentarne un’altra è fondamentalmente l’utilità. In pratica si instaura un rapporto con il solo scopo di ricavarne un profitto o un vantaggio. Che si tratti di fama, aiuto, una migliore posizione sociale o lavorativa, si dà solo ed esclusivamente per ricevere qualcosa in cambio. Per raggiungere questo obiettivo spesso si usano i mezzi più disparati, come lo scambio di favori, il denaro la semplice adulazione.

Amicizia per piacere. Non è molto diversa dall’amicizia per interesse poiché anche in questo caso il comportamento di una o di entrambe le parti è in funzione di una contropartita. L’elemento che la distingue è quello della ricerca del “puro divertimento”. Si condividono situazioni ed esperienze con la sola voglia di trascorrere del tempo in maniera piacevole, senza doveri, pensieri o altre implicazioni. A un primo sguardo questo tipo di amicizia sembrerebbe quasi innocua: cosa c’è di male a volersi divertire con i propri amici?. Eppure quando arriva il momento di dare sostegno all’altro in un momento difficile, il “falso amico” tende a sparire nel nulla.

Amicizia perfetta, o amicizia “vera”. Questo è il tipo di rapporto tra individui che implica un reale e profondo scambio emotivo, fiducia, condivisione e reciprocità. Non contano né l’utilità né il piacere, conta solo l’affetto e la felicità che si prova a stare con una persona verso cui si prova rispetto e stima. In questo tipo di amicizia si dà senza pensare a ricevere, si ricambia molto più di quanto si è ricevuto, non si cerca il reciproco vantaggio ma solo la gioia di stare insieme. L’amicizia vera è immutabile nel bene e nel male, esiste nei momenti di divertimento come nelle circostanze tristi, anzi è proprio in queste ultime che sprigiona tutto il suo calore e la sua forza. L’amicizia perfetta non teme il tempo o la distanza, resta leale e uguale a se stessa.

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Nel corso della vita a ognuno di noi potrà capitare di incontrare uno o tutte e tre queste tipologie di amici. Ciò che conta è imparare a distinguere, e dare valore alle persone che potranno essere i nostri inseparabili compagni di viaggio.

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