I bambini rispettano le regole a scuola SOLO se hanno imparato a rispettarle a casa
Il rispetto degli altri e la gentilezza sono virtù importanti per poter instaurare buone relazioni sociali nel corso di tutta la propria vita; e tuttavia non esiste una scuola dove impararle – anzi.
Di fronte a fenomeni di prepotenza, come quello del bullismo, che rendono più urgente la diffusione di simili valori sociali, la scuola sottolinea come non sia tra i suoi compiti quello di insegnare la gentilezza ai bambini, e come questo spetti invece ai genitori ed in generale alla famiglia.
In psicologia si distingue fra apprendimento esplicito ed implicito, laddove la discriminante è data dalla consapevolezza del bambino di trovarsi nel pieno di un processo conoscitivo.
L'apprendimento esplicito, o consapevole, è alla base del sistema scolastico, ed in esso rientra lo studio delle varie materie – matematica, italiano, storia, geografia, etc.
L'apprendimento implicito, invece, fa riferimento alle conoscenze acquisite in maniera non cosciente, attraverso l'osservazione o l'esperienza – come camminare, parlare. La famiglia rappresenta il luogo privilegiato primario di apprendimento implicito, poiché offre al bambino dei modelli comportamentali e sociali che egli assimilerà per plasmarvi i propri. Il rispetto degli altri e la gentilezza, così come tante altre virtù, si apprendono dunque in famiglia, e si traslano negli altri ambienti sociali, come la scuola.
Certamente anche la scuola ha un ruolo importante nel consolidamento di certi modelli: così, promuovendo la cooperazione fra gli alunni e la condivisione delle regole, potenzia gli esempi già – si spera – forniti dai genitori.
È bene continuare a considerare il ruolo educativo di genitori e scuola come differenziato ma complementare, oltreché mutualmente rafforzativo; pertanto, che imparino a collaborare anche questi due tipi di educatori ;)