Essere buoni non è sinonimo di essere stupidi

Essere buoni non è sinonimo di essere stupidi. Bontà significa essere altruisti, prenderci cura di noi stessi e degli altri, avere una morale positiva, preoccuparci di come vanno le cose nel mondo. Nella società di oggi sembrano qualità sempre più rare perché dilaga l’individualismo e c’è una sempre minore tolleranza verso i problemi. Eppure non bisogna pensare che praticare la bontà significhi per forza esporsi alla malvagità degli altri.
Tutto ciò che noi diamo agli altri è un boomerang che torna indietro. Quando pratichiamo la bontà verso gli altri, attraverso un pensiero, un sentimento o un'azione, rafforziamo le relazioni, aumentando il nostro benessere psicofisico.
La maggior parte di ciò che diamo ci viene restituito prima o poi, spesso in modo amplificato. Aiutare qualcuno con amore significa di riflesso soddisfare in noi quella legge naturale attraverso la quale il sentimento viene scambiato e moltiplicato. La costruzione del bene comune è un lavoro collettivo. Anche se è difficile credere a ciò dal momento che nella nostra società domina l’indifferenza.

Ogni atto di gentilezza è una dimostrazione di superiorità. Essere buoni non significa essere stupidi in una società che ci vuole freddi, indifferenti e superficiali. Essere buoni vuol dire avere la volontà di fare del bene, anche se questo non è molto “alla moda”. Praticare la bontà libera il cuore dalle brutture del mondo e allontana paure e dolori.
Si dice che la pazienza sia la virtù dei forti... ma anche delle persone buone! Incomincia ad essere tollerante, a lasciare agli altri la libertà di sbagliare e di tornare indietro. La bontà sembra essere merce rara oggigiorno ma in realtà è più comune di quanto pensiamo.
Le persone buone vengono premiate con la gratitudine. Ricevere complimenti per quello che si è fatto significa che gli altri riconoscono il nostro lavoro. La gratitudine significa che siamo utili ad altre persone grazie alle nostre attenzioni e parole. Ciò ci porterà a coltivare relazioni sempre più soddisfacenti e piene.

“Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre” (Platone).