La parabola del samurai, che ci insegna a trattare con indifferenza le persone che cercano sempre il conflitto

di sara perazzo

23 Gennaio 2019

La parabola del samurai, che ci insegna a trattare con indifferenza le persone che cercano sempre il conflitto
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Tutti nella nostra vita abbiamo conosciuto persone mosse solo da insoddisfazione, rabbia, frustrazione. Queste persone, a volte, cercano di liberarsi di parte del loro fardello riversandolo sugli altri. È importante evitare di cadere vittime di questa provocazione, abbassandosi al loro livello. Resistere alle insistenze e ai loro attacchi fa di noi delle persone equilibrate e sicure dei valori che possiedono. 

pixabay.com

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Molto tempo fa viveva un venerando Samurai molto rispettato per le numerose battaglie vinte. Anche se la sua stagione da guerriero si era ormai chiusa, si narrava che fosse ancora capace di sconfiggere qualsiasi avversario.

Un giorno andò da lui un guerriero molto arrogante, conosciuto per provocare l’avversario fino a suscitare la sua rabbia e costringerlo a colpire alla cieca. Grazie a questa tecnica, il guerriero aveva sempre vinto i suoi nemici. Tra questi mancava però il vecchio Samurai.

Il guerriero iniziò ad insultare il saggio Samurai, lanciandogli pietre e sputandogli in faccia. Ma il Samurai, calmo e impassibile, non reagiva. Arrivò la sera e dopo ore di tentativi, il guerriero, stanco e umiliato, rinunciò a sconfiggere il vecchio.

I discepoli del Samurai non si davano pace nel vedere il saggio senza reazione e lo credettero un codardo: “Maestro, come hai potuto mostrarti così indegno? Perché non hai attaccato con la tua spada piuttosto che comportarti in modo così vile?"

Il vecchio Samurai rispose:

“Se qualcuno vi porge un dono e non lo accettate, a chi appartiene il regalo?”

 “Alla persona che lo ha portato”, risposero gli allievi.

“Bene, allora lo stesso vale per la rabbia, gli insulti e il disprezzo. Quando non sono accettati, continuano ad appartenere a chi li ha portati con sé” concluse il saggio.

Questa parabola ci suggerisce il modo migliore di reagire davanti a chi intende farsi beffa di noi, portandoci a comportarci in modo impulsivo. Seguendo l'insegnamento del saggio potremmo continuare a vivere sereni, pur non passando da vigliacchi e da sottomessi. Davanti a certi comportamenti, l'indifferenza è la migliore arma da sfoggiare. 

 

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