Darsi arie di superiorità è una caratteristica tipica delle persone insicure
Le persone che ostentano molta sicurezza e che cercano di imporre la propria leadership in ogni contesto, spesso nascondono grandi complessi di inferiorità. Quasi sempre questi individui per alimentare il proprio potere hanno bisogno di due componenti, adoratori e vittime.
I primi hanno il ruolo di nutrire un ego che altrimenti, privo di conferme e di rassicurazioni esterne, finirebbe col mostrare la sua vera natura. I secondi sono purtroppo la materia necessaria per manifestare la forza, devono cioè subire azioni e umiliazioni per far crescere il timore negli altri. Magari questi soggetti arroganti e altezzosi avranno fortuna nella vita, però si tratta pur sempre di una situazione molto più precaria di quanto si creda.
Un po’ come edificare una fortezza su fondamenta di argilla, prima o poi il peso finirà col far crollare tutto.
via healthline.com
Un caso emblematico di fragilità dietro una forza solo apparente è quello del bullismo. Chi usa violenza, fisica, verbale o psicologica lo fa perché ha bisogno di nutrirsi della paura degli altri per vincere la propria. Nella maggior parte dei casi i prepotenti nascondono gravi problematiche mascherate da una finta parvenza di coraggio. La prova sta nel fatto che le angherie vengono compiute solo nei confronti di chi è più debole, non contro chi avrebbe la possibilità e la volontà di difendersi.
Di frequente chi assume atteggiamenti vessatori verso il prossimo ne ha subiti a sua volta durante l’infanzia o l’adolescenza, a scuola o magari in famiglia. Nelle situazioni di stress i due meccanismi più elementari sono fuga o attacco, per cui chi ha un passato di sofferenze tende a colpire per paura di essere colpito.
Mentire a se stessi è un meccanismo psicologico che viene adottato per modificare una condizione sgradita o troppo pesante da accettare. L’autoinganno, come viene chiamato questo processo mentale, è quindi la negazione della realtà, un sistema di difesa che a lungo andare può rivelarsi controproducente.
Una solida armatura può proteggerci da qualunque attacco, se però la indossiamo in acqua può trascinarci a fondo e farci annegare. Lo stesso vale per le bugie e le costruzioni che creiamo pur di ignorare il vero problema. La soluzione sta invece nell'affrontare i propri demoni e nel risolvere i conflitti interiori. Soltanto così si può sviluppare un’autostima equilibrata che faccia sentire sereni e sicuri di sé.
La vera forza sta nell’equilibrio, nel rapportarsi nella maniera adeguata alla persona che si ha davanti, e a non approfittare mai degli svantaggi, anche solo momentanei, del prossimo. Questo modo di agire, di pensare, di essere è forse “troppo” in un’epoca in cui essere leali e corretti è uno svantaggio in un mondo di furbi. Ad ogni modo le persone psicologicamente “risolte”, serene, quelle che sono davvero sicure di sé, non devono dimostrare nulla, non hanno bisogno di prove di forza, di gare o di sminuire gli altri per sentirsi superiori.