Leggere le fiabe ai bambini migliora la loro capacità di esprimersi e di gestire le relazioni sociali

di Laura Gagliardi

21 Gennaio 2019

Leggere le fiabe ai bambini migliora la loro capacità di esprimersi e di gestire le relazioni sociali
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Uno dei fenomeni allarmanti di oggi è la difficoltà dei ragazzi ad esprimere se stessi, le proprie emozioni: in parte per una tendenza odierna dei social a non approfondire i contenuti, in parte per una povertà di linguaggio. Questo si riflette tuttavia nel tempo anche in una minore capacità di comprendere e gestire la complessità del reale.

Il problema è serio, ma la soluzione – se tempestiva – è davvero semplice: la "favola della buonanotte". Infatti, basta  raccontare o leggere una storia ai bambini prima di andare a letto.

via raisingchildren.net.au

Lo studio.

Lo studio.

army.mil

La lettura in età prescolare (0 - 6 anni) ha degli indubbi benefici: a confermarlo è una ricerca di John Hutton pubblicata sul Journal of Pediatrics, in cui si analizzano gli effetti della lettura su un campione di bambini meno abbienti, per stabilirne l'influenza sulle competenze linguistiche. I risultati hanno rivelato una correlazione positiva tra la lettura da una parte, e lo sviluppo delle aree cerebrali legate al linguaggio , all'espressività, la memoria e l'integrazione socio-emotiva dall'altra. In parole semplici, leggere delle storie ai bambini li aiuta a sviluppare un linguaggio articolato e a padroneggiare meglio le relazioni sociali.

Da sottolineare anche che lo studio ha evidenziato che tale correlazione diventa negativa nei casi in cui la madre sia distratta da tablet o smartphone; un dato che mostra alcuni degli effetti negativi di uno scorretto uso familiare dei dispositivi tecnologici, e che occorrerà approfondire.

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Perché non si legge?

Perché non si legge?

Picsea/unsplash

Nonostante i benefici della lettura ai bambini siano chiari, resta il fatto che non si leggono storie. Perché? È stato chiesto ai genitori, che hanno addotto queste ragioni:

  • "Non mi piace leggere"
  • "Non ho tempo per farlo"
  • "Mio figlio non ha gradito i libri che gli ho proposto"
  • "Sono stanco"

A queste affermazioni, pur valide, si può però controbattere che:

  • Anche se leggere non piace, si può fare un sacrificio – tra i tanti – per il bene dei figli
  • Il tempo si trova, basta gestirlo meglio (magari togliendone allo smartphone)
  • Esistono migliaia di libri diversi da proporre a vostro figlio; almeno ora sapete quale tipo non gli piace
  • La lettura è un modo per rilassarsi; tra l'altro, meglio leggere una favola sdraiati insieme a letto, piuttosto che rincorrere il figlio per casa.

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