Non sempre dire tutta la verità è la cosa giusta da fare
Ci sono persone che parlano senza filtri, dando opinioni non richieste, e così facendo si credono coraggiose ed oneste. Gli psicologi hanno inventato un termine scherzoso per definire questo comportamento: “sincericidio”. È l’atteggiamento quasi “suicida” di chi dice la verità a tutti i costi, con fin troppo slancio. È un modo di fare che può creare conflitti e risultare antipatico e privo di tatto. Per non litigare con tutti, sarebbe meglio pensare prima di parlare e valutare se la persona che abbiamo di fronte è pronta a digerire la nostra opinione. La sincerità non è sempre una virtù, se non ci sono anche educazione e rispetto. Sputare sentenze, soprattutto se si tratta di opinioni inutili e poco interessanti, è segno di incapacità nel gestire i rapporti sociali.
Le bugie come strategia di difesa per noi e gli altri. Non siamo sempre del tutto sinceri, e ne siamo consapevoli. La menzogna (o la mancanza di onestà) è un modo per difenderci. Per proteggere la nostra autostima e difenderci dalle conseguenze negative, tendiamo a distorcere la verità a nostro vantaggio.
Le bugie non si fondano però solo sull’autodifesa: a volte non siamo sinceri per non ferire gli altri. Questo tipo di bugia può addirittura essere positiva, perché evita i conflitti inutili. Ciò non significa che mentire sia una bella cosa: il punto è che essere sempre sinceri, con tutti e in ogni occasione, potrebbe non essere la strategia giusta.
Niente censure, solo empatia. Quanti di noi si sono irritati nel sentire commenti sul nostro modo di vestire, o sul fatto che il nostro ex ha una nuova relazione? Non bisogna auto-censurarsi, ma si deve trovare il modo giusto per parlare. Abbiamo il diritto di dire come la pensiamo a chiunque, ma dobbiamo farlo in modo maturo e dandoci dei limiti. Il problema è che la verità a volte fa male, molto male. Non tutti sono pronti a ricevere certe notizie in modo troppo brutale e drammatico. Esiste un modo giusto per ricevere cattive notizie, anche quelle tragiche? È vero che dobbiamo essere pronti ad affrontare tutto quello che la vita ci può riservare, ma è altrettanto vero che non c’è nulla di male se a volte ci presentano la verità in modo più gentile, esattamente come facciamo con gli altri quando vogliamo rendere più lieve l’impatto dei nostri messaggi. È una questione di empatia: bisogna trovare le parole giuste per non ferire l’altro, senza per questo diventare dei bugiardi.
Sinceri con noi stessi, ma non ipercritici. Lo psicologo Rafael Santandreu sostiene che per essere in pace con noi stessi dovremmo essere sempre sinceri, ma che questo non è l’atteggiamento giusto se vogliamo essere buoni con gli altri. Ciò significa che non dobbiamo auto-ingannarci modificando la verità, perché così facendo non avremo una vita soddisfacente. Ciò che importa è distinguere tra l’essere sinceri con noi stessi e l’eccessiva autocritica: essere dei “sincericidi” contro noi stessi non è l’opzione migliore. Come in molti altri aspetti della vita, l’equilibrio sta nel mezzo.