I 5 motivi principali per cui i neo-genitori non si sentono all'altezza del loro ruolo

di Laura Gagliardi

13 Luglio 2019

I 5 motivi principali per cui i neo-genitori non si sentono all'altezza del loro ruolo
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La nascita di un bebè è sempre attesa con grande trepidazione, nella certezza che un amore ancora sconosciuto, ma che già si sa infinito, arriverà ben presto a sconvolgere le vite dei neo-genitori.

Tutta questa gioia oscura ovviamente gli avvertimenti ed i racconti di chi ha già figli, sulle difficoltà – ma anche gli stratagemmi – che questo nuovo inizio di vita insieme comporta inevitabilmente. Così, una volta nato, i genitori possono essere travolti, non solo dalla stanchezza, ma anche dai dubbi, e sentirsi tristi, ansiosi, se non anche depressi. 

In particolare, ci sono 5 motivi per cui potresti ritenere – erroneamente – di non essere all'altezza del ruolo di genitore.

1. L'impulso di voler essere perfetto

1. L'impulso di voler essere perfetto

Tina Franklin/flickr

Secondo alcuni ricercatori belgi, i genitori con un'istruzione superiore sono soggetti a un maggior rischio di incorrere in un esaurimento nervoso. La ragione sta nel fatto che sono molto più pressati dall'ansia di essere i migliori. È necessario invece abbassare il livello degli standard che si stabilisce, e mettersi di più all'ascolto del proprio bambino – anche se ancora non parla, finirete per capirlo. Non è necessario essere genitori perfetti, ma quelli di cui vostro figlio ha bisogno

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2. Aspettative irrealistiche alimentate dai social

2. Aspettative irrealistiche alimentate dai social

David Kessler/flickr

I social possono essere una fonte di grande stress, soprattutto per un neo-genitore: le foto da famiglia perfetta che si trovano sono state modificate ad arte, ma non riflettono la realtà quotidiana della genitorialità. Prenditi cura di te, della tua famiglia e del bambino, e lascia perdere l'immagine da postare su instagram.

3. Sentire che non puoi fare una pausa

3. Sentire che non puoi fare una pausa

Mae Catherine Melchor/flickr

I primi mesi di vita di un bebè sono monotoni ed estenuanti, ed i genitori – soprattutto le mamme – sono fisicamente stremati. Ma per quanta sia la stanchezza, non si può smettere di occuparsi del neonato. Secondo uno studio, le neo-mamme iniziano a godersi i propri bimbi a partire dai sei mesi, perché fino a quel momento continuano a lottare per accettare l'evento che ha cambiato per sempre la loro vita. Se sentite che non ce la fate, chiedete aiuto a familiari ed amici: non siete soli.

4. Troppe responsabilità

4. Troppe responsabilità

pixabay

Essere genitori significa fare più lavori – cuoco, infermiere, psicologo, insegnante, etc. – con un carico di responsabilità enorme. Per tale ragione, secondo una ricerca, essere genitori aumenta il rischio di avere depressione ed ansia. Per evitare tutto ciò, non tenere tutto sotto controllo, ma lascia che sia il bambino a prendere l'iniziativa, chiedendogli nel tempo, ad esempio, di tenere in ordine i suoi giochi.

5. Sentirsi come se stessi perdendo te stesso

5. Sentirsi come se stessi perdendo te stesso

pixabay

Occupandosi costantemente di un neonato – che dipende da voi in tutto – può capitare di fermarsi talvolta a domandarsi chi si è, e dov'è finita la persona che eravate prima. Abbi pazienza, col tempo il bambino sarà sempre più indipendente, lasciandoti quello spazio vitale per dedicarti a te stesso. Nel frattempo – e con l'aiuto di amici e parenti – comincia a ritagliarti dei mini-spazi per farti la doccia, leggere qualche pagina del tuo libro preferito, o fare qualche leggero esercizio fisico: anche se per poco, ti sentirai meglio.

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