Saturazione emotiva: quando le responsabilità e le preoccupazioni ci tolgono il respiro
Che cosa è l'accumulo emotivo? È quello stato di malessere in cui ci sentiamo pieni di pensieri e preoccupazioni come una bottiglia riempita fino all'orlo, a cui basta una goccia per traboccare. È lo stress accumulato che ci fa sentire con questa sensazione di pesantezza mentale, come una pentola a pressione pronta ad esplodere. E tutto ciò si riversa, inevitabilmente, sul nostro stato fisico e psicologico. È importante, quindi, saper riconoscere questi sintomi e trovare il modo per svuotare piano piano questa bottiglia ricolma d'acqua, ovvero la nostra mente dai tanti, troppi pensieri e problemi.
Dobbiamo prima di tutto fermarci, rallentare e fare dei profondi respiri. Iniziamo poi a liberarci di quei pensieri che ci portiamo dietro da tempo, come una sorta di macigno che giorno per giorno ci schiaccia. Per fare ciò bisogna staccare la spina, magari concedendosi una vacanza. Se non si può, cerchiamo di fare ciò che ci fa sentire bene, come uscire con gli amici, ridere insieme, dedicarci ad un'attività fisica che ci piace.
Anche i bambini possono sentirsi stressati ed un valido aiuto è per loro dedicarsi ad un'attività fisica che piace loro e non è scelta dai propri genitori.
È anche utile confidarsi con il proprio partner o familiari per alleggerire e togliere un po' di acqua da questa bottiglia piena.
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A volte ci sentiamo stressati anche a causa del contesto in cui viviamo, che ci porta ad avere preoccupazioni lavorative, scolastiche, come per i ragazzi che si sentono sotto pressione nello studio per raggiungere un bel voto o quando ci sentiamo in dovere di fare tante cose insieme e siamo invece sopraffatti dal tempo che ci sfugge e che non ci permette di realizzare tutto quello che vorremmo fare.
Dovremmo allora, fermarci un attimo, fare un bel respiro e pensare prima di tutto alla nostra salute fisica e mentale.