Impara a non lamentarti e ringrazia per ciò che hai: solo allora potrai dire di aver raggiunto la maturità spirituale
Imparare a stare zitti, a non lamentarsi ed a ringraziare sempre per quello che abbiamo ottenuto o ricevuto. Soltanto così si può raggiungere quella che viene definita la maturità spirituale. Si è maturi spiritualmente quando si accetta di sbagliare, si impara a scusarsi e a non giocare con ciò che è importante, quando ci si rende conto che qualcuno ha bisogno di aiuto e si corre in suo aiuto. Si è maturi spiritualmente anche quando non si istigano gli altri alla vendetta, quando si cerca il modo migliore per guarire dalle ferite senza desiderare di renderle.
La maturità spirituale ci permette poi di essere più selettivi, capendo che sono poche le persone sulle quali si può contare e ci fa diventare buoni amici, empatici senza desiderare nulla in cambio.
Essere maturi spiritualmente significa anche non giudicare più dalle apparenze, non misurare più il dolore altrui secondo la propria scala, non interferire nelle scelte degli altri, ma rispettarle.
La maturità spirituale è quello status che ci permette di provare piacere nello stare soli per immergersi in un momento di profonda pace e di connessione con la propria anima.
Ma come si raggiunge la maturità spirituale?
Dopo un percorso faticoso, dopo alti e bassi ed ostacoli superati con le proprie forze. La maturità spirituale si raggiunge quando si impara ad amare se stessi, a riconoscere i propri limiti senza odiarli, quando gli inutili sensi di colpa cadono, quando si perdonano i propri errori e si impiegano le proprie energie nello sforzo di rimediare, quando si inizia a pregare non solo per se stessi, ma soprattutto per gli altri.
Essere maturi spiritualmente ci porterà ad allontanarci dalle persone negative, a non credere più nelle false promesse, a non invidiare più il prossimo, ma solo a desiderare di migliorarci, ringraziando per l’immenso dono che è la vita.