Non bisogna mai pentirsi di aver amato intensamente, anche quando non ha funzionato
L'innamoramento è sicuramente una fase di grande gioia – probabilmente la più felice – che si possa sperimentare nella propria vita: una sensazione di leggerezza che fa stare bene noi e chi ci circonda, e che vorremmo durasse in eterno.
Eppure, purtroppo, non tutte le storie d'amore durano per sempre; e quando una relazione finisce, fa talmente male che talvolta desidereremmo non esserci mai innamorati.
Perché, dopo aver toccato il culmine della felicità, si ripiomba a terra col cuore spezzato?
La scienza direbbe che, da un punto di vista neurologico, a seguito di una separazione il cervello inizia a rilasciare istantaneamente gli ormoni dello stress; tuttavia da un punto di vista emotivo e psicologico la realtà appare molto più dolorosa. Non solo si soffre per la mancanza della persona cara, ma si avverte una perdita di energia vitale: è come se tutto l'amore che si è dato – tutte le speranze, le cure, i sogni – fossero svaniti nel nulla.
Alcuni diventano diffidenti, altri si costruiscono intorno – più o meno consapevolmente – un guscio isolante per non dover soffrire di nuovo. Questo può impedirci di tornare ad amare.
Per evitare tutto ciò, innanzitutto non dobbiamo pentirci di aver amato: l'amore ci nobilita, ci rende umani e meravigliosi, e dà senso alle nostre vite. Rinunciando ad esso, perciò, rinunceremmo alla parte migliore e più bella di noi.
L'amore è la miglior medicina per il mal d'amore. Ma non tutti reagiscono allo stesso modo. In particolare secondo uno studio della University College London, uomini e donne rispondono in maniera diversa alla fine di una relazione. Nonostante le donne sentano maggiormente l'impatto della separazione, riescono a riprendersi prima degli uomini e a tornare ad amare di nuovo. Gli uomini invece sembrano in apparenza più freddi, tutti presi dalle loro occupazioni; eppure impiegano molto più tempo per superare una separazione.
La ragione è che le donne hanno una gestione migliore del proprio mondo emotivo: cercano sostegno, si sfogano, e riescono ad analizzare l'accaduto da altre prospettive.
Che siate uomini o donne, comunque, è importante non diventare prigionieri del dolore causato dalla fine di una storia, e ricordarsi che "amore" non è sinonimo di "sofferenza".