Non bisogna mai pentirsi di aver amato intensamente, anche quando non ha funzionato

di Laura Gagliardi

31 Dicembre 2018

Non bisogna mai pentirsi di aver amato intensamente, anche quando non ha funzionato
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L'innamoramento è sicuramente una fase di grande gioia – probabilmente la più felice – che si possa sperimentare nella propria vita: una sensazione di leggerezza che fa stare bene noi e chi ci circonda, e che vorremmo durasse in eterno.

Eppure, purtroppo, non tutte le storie d'amore durano per sempre; e quando una relazione finisce, fa talmente male che talvolta desidereremmo non esserci mai innamorati.

Perché, dopo aver toccato il culmine della felicità, si ripiomba a terra col cuore spezzato?

via lamenteesmaravillosa.com

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La scienza direbbe che, da un punto di vista neurologico, a seguito di una separazione il cervello inizia a rilasciare istantaneamente gli ormoni dello stress; tuttavia da un punto di vista emotivo e psicologico la realtà appare molto più dolorosa. Non solo si soffre per la mancanza della persona cara, ma si avverte una perdita di energia vitale: è come se tutto l'amore che si è dato – tutte le speranze, le cure, i sogni – fossero svaniti nel nulla.

Alcuni diventano diffidenti, altri si costruiscono intorno – più o meno consapevolmente – un guscio isolante per non dover soffrire di nuovo. Questo può impedirci di tornare ad amare.

Per evitare tutto ciò, innanzitutto non dobbiamo pentirci di aver amato: l'amore ci nobilita, ci rende umani e meravigliosi, e dà senso alle nostre vite. Rinunciando ad esso, perciò, rinunceremmo alla parte migliore e più bella di noi.

 

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L'amore è la miglior medicina per il mal d'amore. Ma non tutti reagiscono allo stesso modo. In particolare secondo uno studio della University College London, uomini e donne rispondono in maniera diversa alla fine di una relazione. Nonostante le donne sentano maggiormente l'impatto della separazione, riescono a riprendersi prima degli uomini e a tornare ad amare di nuovo. Gli uomini invece sembrano in apparenza più freddi, tutti presi dalle loro occupazioni; eppure impiegano molto più tempo per superare una separazione.

La ragione è che le donne hanno una gestione migliore del proprio mondo emotivo: cercano sostegno, si sfogano, e riescono ad analizzare l'accaduto da altre prospettive.

Che siate uomini o donne, comunque, è importante non diventare prigionieri del dolore causato dalla fine di una storia, e ricordarsi che "amore" non è sinonimo di "sofferenza".

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