Shikata ga nai, ovvero la saggezza giapponese che ci fa lasciare che le cose vadano come devono andare

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di Claudia Melucci

29 Dicembre 2018

Shikata ga nai, ovvero la saggezza giapponese che ci fa lasciare che le cose vadano come devono andare
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Shikata ga nai è un'antica espressione giapponese che indica l'atteggiamento nei confronti della vita di chi lascia che le cose scorrano, senza opporsi alla direzione delle forze universali, che avvicinano o allontanano le cose, gli eventi e le persone da noi.

Per molti questo modo di fare potrebbe essere scambiato con una passività nociva, un farsi andare bene tutto solo perché è la vita a volerlo: il senso di shikata ga nai, però, è un altro. In sé racchiude due concetti molto più ampi che tutti dovremmo fare nostri per vivere la vita con la giusta dose di impegno e rassegnazione. 

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Shikata na gai non vuol dire non avere la capacità di controllo sulla propria vita, accettando tutto quello che un ipotetico destino ci propone. Questa antica saggezza giapponese accoglie in sé due valori fondamentali per una vita serena:

  • Vivere il qui ed ora, accettare anche ciò che comporta dei dispiaceri.
  • Avere la consapevolezza che non sempre abbiamo il potere di cambiare il corso delle cose.

È seguendo questo atteggiamento che si conosce un nuovo equilibrio, tra l'impegno nelle cose per cui vale la pena provare e combattere e la rassegnazione nei confronti di ciò che sfugge al nostro controllo.

Questo permette di evitare un bel po' di sofferenze, arrabbiature e insoddisfazioni, che spesso proviamo quando crediamo di modellare la vita nostra e degli altri a nostro piacimento. Ma questa non è la verità ed è solo accettandola per come è che si sceglieranno con molta più accuratezza le persone e le cose di valore. Il resto scorre via, senza provocare troppo dolore.

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Per fare proprio il concetto di shikata ga nai si possono seguire queste 4 modalità:

  1. Prendere consapevolezza dell'inutilità dei paragoni.
    Confrontare la propria esistenza con quella degli altri non porta quasi mai a delle considerazioni giuste. Ognuno è unico a suo modo, tanto che il confronto tra due vite sarebbe simile a quello tra il sole e la luna. Ognuno brilla a suo modo, ognuno segue la sua orbita, che senso avrebbe paragonarli?

  2. Guardare le cose da un punto di vista diverso.
    Cos'è shikata na gai se non guardare da una prospettiva differente? Mettersi nei panni degli altri e cercare di vedere gli eventi sotto una luce diversa è un esercizio molto utile per allenare la mente ad uscire dagli schemi di pensiero. 

  3. Camminare nella natura.
    Frequentare luoghi naturali è un modo per ristabilire i ritmi vitali, in particolare seguendo quelli della natura. È in questi luoghi che il cambiamento è impercettibile, è infinita lentezza. Per abbracciare shikata na gai bisogna darsi tempo e la natura è una grande maestra della pazienza. 

  4. Prendersi cura di sé.
    Shikata na gai è amare se stessi, risparmiarsi inutili dolori per il proprio bene. Ecco perché non è possibile sposare un simile concetto se prima non si inizia ad avere un occhio di riguardo per sé.

Non è facile fare proprio il concetto di shikata na gai, soprattutto per non confonderlo con la passività di cui parlavamo priva: l'obiettivo è quello di raggiungere un'arrendevolezza benefica, attiva, quella che fa bene allo spirito. Liberarsi della credenza di poter sempre intervenire sulle cose, ma accettare e guardare andare via anche ciò che non possiamo trattenere a noi. 

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