Secondo uno studio giapponese, non c'è nulla di male nel trattare il cane come un membro della famiglia

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di Marco Renzi

25 Novembre 2018

Secondo uno studio giapponese, non c'è nulla di male nel trattare il cane come un membro della famiglia
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I cani hanno un fortissimo potere di attrazione per gli umani, un potere a cui quasi nessuno riesce a resistere. Se incontriamo un cucciolo per strada, difficilmente riusciamo a resistere alla tentazione di accarezzarlo e coccolarlo, come se fossimo costretti da una qualche forza interiore.

Per chi vive con un cane in casa, questo legame diventa spesso così forte da essere insostituibile e paragonabile al legame che si ha con i figli. Ebbene, se tutto ciò vi sembra un'esagerazione, la scienza spiega che non lo è poi così tanto. E la ragione sta nella chimica del nostro cervello.

via telegraph.co.uk

U.S. Air Force photo by Airman 1st Class Isaiah J. Soliz/Released

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Una ricerca, condotta dal Dipartimento di Scienze Animali dell'Università di Azabu in Giappone, ha analizzato gli effetti sul cervello che derivano dalla relazione uomo-cane. In particolare si è analizzata la produzione di ossitocina, un particolare ormone che gioca un ruolo chiave nel definire i rapporti sociali tra umani.

Questo ormone è responsabile in particolare della creazione del sentimento di protezione e amore incondizionato che un genitore prova per un figlio, e viene stimolato quando i due si guardano negli occhi.

I ricercatori hanno rilevato che la produzione dello stesso ormone aumenta anche quando un uomo guarda negli occhi il suo cane. Tra l'altro, ciò avviene anche nel cervello del cane stesso.

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Al livello chimico, quindi, quel sentimento di amore e protezione verso il nostro amico a 4 zampe sembra essere del tutto giustificabile. Secondo i ricercatori, nei secoli successivi all'addomesticamento, i cani sembrano aver "imparato" a dirottare su se stessi alcune delle attenzioni che noi riserviamo ai figli. Lo possiamo notare da alcuni atteggiamenti che hanno: se diamo ad esempio ad un cane un compito impossibile, lui istintivamente si volterà verso il suo umano con aria interrogativa, proprio come farebbe un bambino verso un genitore.

La prossima volta che vi ritroverete a parlare con il vostro cane e qualcuno vi farà notare che state esagerando, avrete una spiegazione plausibile da dare!

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