La maratona delle feste di Natale non deve diventare un incubo: ecco una riflessione da tenere a mente
Quando arrivano le feste di Natale è tradizione "stare con la famiglia". Ma cosa vuol dire questa espressione? In generale ciò che ci si aspetta è trascorrere il tempo con i parenti, anche con quelli che durante l'anno riusciamo a vedere poco o per nulla. Si finisce per passare ore ed ore dietro i fornelli, mangiare a dismisura, spendere tanti soldi in regali e alla fine trascorrere il tempo con molte persone che normalmente a malapena salutiamo... trascurando invece le persone più vicine.
Ma le feste di Natale sono una pausa, una vacanza, e prima di tutto bisognerebbe impiegarle per stare con gli affetti più stretti.
via foreverymom.com
U.S. Air Force photo by Airman 1st Class Jessica H. Evans/RELEASED
Durante le feste di Natale si finisce spesso per sostituire il proprio lavoro ordinario con un altro, forse anche più logorante. Già nei giorni precedenti ci si affanna per organizzare al meglio il calendario delle cene e dei pranzi; senza contare il dispendio di energie e soldi per acquistare regali che nel 90% dei casi le persone non utilizzeranno mai.
Poi arrivano i giorni tanto agognati, e per tutti (grandi e piccoli) inizia una processione di casa in casa per mangiare e consegnare regali. Non ci si riposa mai, si mangia ben oltre il necessario, non si ha il tempo di fare una sana chiacchierata che già bisogna ripartire per andare a salutare, a baciare, a stringere mani da qualche altra parte.
Invece che attendere l'arrivo delle feste, si rischia di trasformarle in un incubo. La pressione di dover accontentare tutti gli inviti finisce per dilaniare le famiglie, soprattutto le più giovani, che si trovano a dover assecondare tutte le richieste dei parenti.
E quando torni a casa, sei così stanco che non hai nemmeno voglia di aprire il regalo che ti ha fatto la tua dolce metà, o magari di divertirti con tuo figlio con il nuovo giocattolo che gli hai regalato.
La magia del Natale si misura dalla qualità del tempo trascorso insieme, non dalla quantità di presenze che abbiamo accumulato. Bisogna imparare a mettere dei limiti, a dire dei "no": non vuol dire rifiutare tutti gli inviti, ma mettere in primo piano il proprio matrimonio e i propri figli. Solo dopo arriverà tutto il resto.
Le tradizioni ci impongono di stare insieme, ma la nostra vita non è la stessa di 50 anni fa. Oggi, in condizioni normali, a malapena si riesce a cenare insieme ai componenti del proprio nucleo famigliare: per questo l'arrivo delle feste deve innanzitutto rappresentare un'occasione per stare con loro, prima che con tutti gli altri.
Solo così potrete essere sicuri di trascorrere, davvero, un "buon" Natale.