Questo è ciò che fa il bullismo - Il doloroso sfogo di una madre stanca di vedere la figlia in ospedale
La storia della piccola Sofia ci ricorda quanto ridurre il bullismo a "sono cose tipiche dei bambini" sia pericoloso. La mamma, Carrie Golledge, ha pubblicato un post su Facebook per scongiurare chiunque si trovi ad aver a che fare con il bullismo di prenderlo seriamente. Quello che hanno vissuto lei e sua figlia sono mesi di violenze, fisiche e verbali, minimizzate e ignorate, fino a quando la piccola si è ridotta a un corpicino disteso sulla barella di un ospedale, senza forze, senza speranza.
Sophia aveva un'amica, quella che lei considerava la sua migliore amica. Per qualche motivo, la ragazzina ha iniziato a provare una certa soddisfazione nel controllare Sofia, nel decidere le emozioni che doveva provare: è arrivata a controllare anche quando e cosa Sofia doveva mangiare.
Non si tratta di un caso isolato, di una successione di tragiche coincidenze nate dall'incontro tra un animo debole e uno più forte: sono vicende che accadono più spesso di quanto si immagini.
Sofia ha iniziato ad avere episodi di vomito, di crisi di pianto e attacchi di panico che hanno subito destato il sospetto dei genitori. All'inizio si pensava ad una malattia che provocava tutti quei disagi, ma un giorno Sofia raccontò tutto ai genitori: da mesi stava vivendo un calvario, tanto da non riuscire più a distunguere cosa fosse giusto e normale da cosa fosse malato. Ha detto anche di aver fatto già presente più volte ciò che viveva agli insegnanti, ma che questi gli avrebbero risposto "Ignora chi ti dà fastidio e gioca con gli altri compagni di classe".
Anche quando la mamma di Sofia è andata di persona nella sua scuola ha sentito dire: "Signora, sono cose che accadono normalmente tra i ragazzini." È stato allora che la donna ha deciso di pubblicare la foto della figlia in ospedale, accompagnando lo scatto con uno sfogo che, speriamo, sia arrivato anche a chi ha voluto sminuire tutto.
Questo è ciò che fa il bullismo.
Questa è mia figlia di 6 anni, su un lettino di ospedale a causa delle intimidazioni che ha ricevuto.
Questa è mia figlia, che ha un cuore così grande da non volere che qualcuno subisca delle punizioni.
Questa è mia figlia, che non mangia più, che piange mentre dorme e che ha attacchi di ansia che la portano a vomitare fino a 20 volte in un'ora.
Questa è mia figlia, la cui "migliore amica" l'ha maltrattata per così tanto tempo, che alla fine ha pensato che fosse normale.
Questa è mia figlia che è entrata in ospedale innumerevoli volte a causa della sua ansia.
Questa è mia figlia, che è stata rimproverata per "aver messo in giro bugie a scuola".
Questa è mia figlia, che è stata ridicolizzata sui social network da altri genitori per essere così buona.
Questa è mia figlia, nella cui scuola si dice "sono cose tipiche dei bambini di sei anni".
Questa è mia figlia, che ha dovuto abbandonare la scuola e andare in un'altra.
Questa è mia figlia, solo una dei tanti bambini che stanno vivendo tutto questo.
Questa è mia figlia, la cui storia è stata manipolata da chi avrebbe dovuto proteggerla quando era a scuola.
Questa è mia figlia, che non vuole che nessun altro bambino passi quello che ha passato lei.
Ecco perché condividiamo la sua storia, perché la storia di mia figlia è quella di molti altri bambini... troppi!
Per favore, raccontaci la vostra storia; ti aiuteremo a ricevere quel supporto che la tua scuola dovrebbe darti.
Ora Sophie sta meglio; ha cambiato scuola e la mamma dice di avere già nuovi amici. Purtroppo, la sua vicenda non è l'unica: il bullismo è un problema che per quanto conosciuto, non trova ancora una soluzione. Non sottovalutate mai un bambino che si lamenta di ricevere fastidio da un altro compagno. Non sminuite il bullismo, ma fatevi trovare pronti con l'orecchio teso ad ascoltare!