Sei "testardo come un mulo"? Ecco perché non è un difetto, ma una grande qualità
Talvolta, dietro ai comuni detti si nascondono altre verità e storie, come nel caso del modo di dire "essere testardo come un mulo". Quante volte vi è capitato di dirlo o di sentirvelo dire? Vediamo da dove nasce questa espressione.
Il mulo è un ibrido, nato da una giumenta (cavallo femmina) e uno stallone (asino maschio), perciò possiede la forza dei cavalli e la tenacia e la pacatezza degli asini, nonché il loro buon senso. Fisicamente, assomiglia molto di più al cavallo che all'asino, tranne per le orecchie lunghe e i muscoli più tonici. Un aspetto molto noto di questo animale riguarda il suo carattere, e precisamente il modo in cui reagisce in determinate situazioni.
Il mulo si comporta esattamente come entrambi i suoi genitori, fatta eccezione per il suo essere meno aggressivo del cavallo. A differenza di quest'ultimo, poi, che quando si spaventa tende a fuggire via, il mulo si irrigidisce e rimane fermo. È da questo suo modo di comportarsi che nasce il detto "essere testardo come un mulo". In realtà, la sua non è affatto cieca testardaggine, si tratta piuttosto di un forte istinto di autoconservazione. Il mulo percepisce prima di tutti una minaccia o un pericolo, e davanti a questi semplicemente si blocca.
A volte le persone testarde non vogliono semplicemente "fare di testa loro", ma potrebbero aver intuito qualcosa che agli altri è sfuggito. L'intuito e la capacità di prevedere le conseguenze delle azioni non sono doti che tutti abbiamo allo stesso livello, e magari chi ne è maggiormente dotato può prendere decisioni drastiche e diventare irremovibile, nel caso in cui percepisca un possibile rischio.
La prossima volta che vi capiterà quindi che qualcuno vi dica "sei testardo come un mulo!", ricordategli l'origine di questo modo di dire... Probabilmente avete intuito qualcosa che lui non sospetta nemmeno!
