6 abitudini dei genitori tossici che rovinano i bambini senza rendersene conto
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Si sa, tra il dire e il fare ci passano un bel po' di cose, e così può succedere che ci si renda conto di non essere il genitore che si sognava per il proprio figlio: a pesare possono essere lo stress e le pressioni psicologiche a cui ogni genitore è esposto. Un comportamento sbagliato, però, per un bambino può diventare tossico e lasciare un'impronta indelebile nel suo sviluppo.
Questi sono 10 comportamenti che andrebbero evitati, costi quel che costi; è facile cadere preda delle cattive abitudini, ma riconoscerle è il primo passo per tornare a dare ai propri bambini quello che meritano davvero.
- 1. Essere iper-critici: le critiche assidue sono molto spesso la proiezione dei fallimenti dei genitori sui propri figli. Quando un genitore critica in modo martellante il proprio figlio lo fa per uno sfogo, per liberarsi di una frustrazione. Genitore e figlio sono entrambi vittime: i primi perché non si liberano definitivamente del malessere, i secondi perché subiscono una vera e propria distruzione dell'autostima.
- 2. Non rispettare i loro limiti: i bambini sono esseri umani e come tali hanno diritto ad avere uno spazio proprio. Eppure alcuni genitori sono convinti di dover sapere tutto e di dover essere sempre presenti nella vita del figlio. Come gli adulti vogliono che i bambini non si intrufolino nei documenti o che dormano in una camera diversa da quella matrimoniale, anche i bambini impongono tacitamente dei limiti che devono essere rispettati con la stessa serietà.
- 3. Fare loro da servi: non bisogna trattare i bambini come se indossassero il pannolino a vita. Non hanno bisogno di essere imboccati, cambiati, lavati e svegliati oltre l'età in cui è necessario assisterli. Quando un genitore si trasforma in un servo non procura niente di buono al bambino; si tratta solo di un capriccio degli adulti, che provocherà al bambino grandi impedimenti nel futuro.
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- 4. Minacciare e intimidire i bambini: l'errore di molti genitori è che discutono con il proprio figlio come farebbero con un adulto, senza tenere conto della differenza abissale che corre tra i due. Se fare uso delle minacce con gli adulti è innocuo, con i bambini è nocivo. "Se non fai questo allora ti farò quest'altro": è solo una delle formule con cui si può demolire la fiducia del bambino.
- 5. Non ascoltarli: la volete sapere una cosa? I bambini non sono stupidi. Le bugie, le incoerenze, i comportamenti ipocriti vengono sempre notati, è solo la gentilezza e il rispetto che spesso li convince a non metterli in luce. Il bambino – come del resto l'essere umano – ha come unico strumento la voce per farsi sentire: non ascoltarlo significa trasformalo in un esserino piccolo, impotente e frustrato. Provate solo ad ascoltare una volta i vostri figli e vi renderete conto della loro intelligenza e di quanto non siano così "piccoli" come li reputate.
- 6. Privarli della sicurezza: molti genitori utilizzano la punizione corporea – fosse anche solo un colpetto sulle dita delle mani – come strategia di educazione. Questo è esattamente il modo per sviluppare loro una certa insicurezza, proporzionale all'entità della punizione. Se ad un errore segue sempre un gesto più o meno violento – che comunque provoca un certo dolore, seppur lieve, momentaneo o solo psicologico – con quale coraggio il bambino farà i primi passi nella vita? L'errore è una conseguenza naturale delle azioni e associarlo a qualcosa di negativo li rende "paralizzati" nell'immobilismo delle scelte.
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