6 metodi della tradizione popolare che possono dirti se un miele è di scarsa qualità

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di Claudia Melucci

14 Ottobre 2018

6 metodi della tradizione popolare che possono dirti se un miele è di scarsa qualità
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Il miele è un ingrediente di cui nessuno di noi dovrebbe fare a meno: è un ottimo sostituto del tradizionale zucchero, ma si può usare anche in tutte quelle occasioni in cui è richiesta un'azione sedativa della tosse, antinfiammatoria e antimicrobica.

La soluzione migliore sarebbe procurarsene da un apicoltore di fiducia, ma in mancanza di esso si può ricorrere al supermercato: in questo caso è bene aprire gli occhi, perché le truffe sul miele sono sempre dietro l'angolo.

Ecco 6 tecniche infallibili per capire se un miele è davvero buono o meno. 

Il miele della grande distribuzione può essere manipolato per abbassarne il prezzo di vendita: può contenere zucchero in eccesso, oppure sostanze coloranti.

Il miele della grande distribuzione può essere manipolato per abbassarne il prezzo di vendita: può contenere zucchero in eccesso, oppure sostanze coloranti.

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Prima di tutto è opportuno fare una distinzione tra miele puro e miele pastorizzato.

Il miele puro non viene sottoposto a trattamenti che prevedono l'uso del calore né viene alterato in qualsiasi altro modo: è il tipo di miele più vicino al prodotto finito delle api ed è quindi quello più concentrato di vitamine, amminoacidi e minerali. Può essere usato a scopi alimentari e terapeutici.

Il miele pastorizzato, invece, viene riscaldato ad una temperatura di 65-80°C per essere pastorizzato: la procedura distrugge gran parte dei nutrienti ed è per questo che questo miele deve essere utilizzato solo come dolcificante. Il miele pastorizzato ha una consistenza, un colore ed un sapore diverso da quello puro. 

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Ecco 6 modi per riconoscere un miele di scarsa qualità:

Ecco 6 modi per riconoscere un miele di scarsa qualità:

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  1. Il miele non si cristallizza: il miele puro va naturalmente in contro ad una cristallizzazione durante la conservazione. Se un miele rimane sempre liquido e cristallino, probabilmente non è un buon miele. 

  2. Si scioglie in acqua: fate la prova del bicchiere d'acqua. Mettete un cucchiaino di miele in un bicchiere d'acqua e osservate se si scioglie o meno: se scompare, il miele non è buono perché quello puro non si dissolve in acqua. 

  3. Reagisce a contatto con l'aceto: quando l'aceto è manipolato produce della "schiuma" a contatto con l'aceto.

  4. Fate la prova della fiamma: sottoponete una quantità di miele alla fiamma di un accendino o di un fiammifero. Il miele puro dovrebbe prendere fuoco perché non contiene acqua, a differenza di quello di scarsa qualità.

  5. Cambia colore con lo iodio: mettete qualche goccia di iodio in un bicchiere e aggiungete una piccola quantità di miele. Se cambia colore – diventando blu – significa che è stata fatta un'aggiunta di amido di mais. 

  6. Leggete l'etichetta: spesso è l'etichetta stessa a rivelarci la bassa qualità del prodotto. Se trovate il glucosio, il fruttosio o lo sciroppo di mais, meglio non acquistarlo. 

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