"Perché ho ancora bisogno di mia madre": questa lettera ci ricorda che il rapporto madre-figlio non conosce età
Vi parliamo spesso di quanto il ruolo dei genitore sia importante nella vita di un bambino e carico di responsabilità. Ma quando i genitori smettono di essere genitori e i figli di essere figli? Mai. Per questo la loro centralità rimane immutata anche quando il bambino diventa ragazzo e poi adulto.
Questa lettera intitolata "Perché ancora oggi ho bisogno di mia madre" rende chiara l'immortalità del legame genitore-figlio, in questo caso madre-figlia: un legame che muta con il passare degli anni ma che non perde mai la ragione di esistere anche quando una figlia diventa donna e madre a sua volta.
via inspiremore.com
Perché ancora oggi ho bisogno di mia madre.
Chiamo mia mamma due volte a settimana per rivolgerle le domande più varie a cui so che solo lei può dare una risposta. Domande del tipo "Come faccio a capire se questo hamburger è ancora buono?" oppure "Secondo te è necessario che lavi a mano questa maglietta o è solo un suggerimento?". Ricordi quando da piccola hai perso un oggetto e tua sembrava sapere subito dove si trovasse? È molto probabile che abbia ancora quel potere.
Come la maggior parte delle relazioni madre-figlia, anche il nostro rapporto è passato per i passaggi tradizionali. Da bambina ero la sua assistente decoratrice dell'albero di Natale, da ragazzina mia madre faceva in modo che l'uniforme della scuola fosse sempre pulita, da adolescente mi sono lamentata delle sue regole ma allo stesso tempo beneficiavo della sua presenza costante. Fino all'università non mi sono mai resa conto di quanto mi potesse mancare il suo purè fatto in caso e il suo servizio lavanderia 24h. A 20 anni è stata la mia più grande tifosa, il mio difensore più fedele, la mia compagna di shopping e la mia wedding planner. Ed oggi, come madre e moglie nel bel mezzo dei trent'anni, faccio affidamento alla sua guida più che mai.
Non riesco a ricordare quante chiamate urgenti le ho fatto negli ultimi sette anni, che ogni volta l'hanno portata a saltare in macchina e a venire in mio aiuto. Quando mio figlio si è spaccato il mento sul bordo della doccia, l'ho chiamata in vivavoce mentre tenevo stretta la ferita in un asciugamano e ho aspettato il suo arrivo per sentire la sua opinione sulla necessità di andare in ospedale e mettere dei punti.
Fino a quando non sono diventata madre, non ho capito perché la mia andava a letto alle nove di sera. Pensavo fosse solo una guastafeste svogliata e non pensavo che potesse essere semplicemente esausta di una giornata intera passata a lavorare, a pulire, a cucinare e a portare i figli di qua e di là.
Una mamma è un faro nella notte e la calma nella tempesta. Lei può essere allo stesso tempo un confidente e un critico, il tuo più grande sostenitore e il tuo più grande monito. Conosce i tuoi più grandi segreti e ti ha assistito nelle tue ore più buie, ma ti ama sempre ugualmente. Negli anni asciuga tutte le tue lacrime e solo alcune delle sue. È l'unica persona ad aver cambiato i tuoi pannolini e quelli dei tuoi figli.
Grazie per essere rimasta in piedi fino a tardi per fare i compiti con me e per esserti alzata presto per preparare la colazione. Grazie specialmente a voi, mamme single, che dovete fare anche la parte del papà e sopportate tutto il peso della responsabilità del genitore. Grazie anche voi, mamme che accogliete tra le vostre braccia bambini che non avete portato nel vostro grembo; siete la prova che l'amore di una madre è incondizionato. E per le mamme che ci stanno guardando dal Paradiso, sappiate che ogni giorno cerchiamo la vostra guida nel nostro cuore e ogni giorno facciamo i conti con la vostra assenza.
E per la MIA mamma, grazie per avermi trasmesso i tuoi valori sulla famiglia, sull'essere donna, sull'essere madre. È solo grazie a te se oggi so come amare i miei bambini e se posso dire di essere una buona mamma!
Adattamento al teso di Stacey Carlin "Why I still need my mom".