Cozze contaminate provenienti dalla Grecia, le autorità lanciano l'allarme: ecco cosa fare
Il Rasff, cioè il sistema europeo di allerta rapida per questioni che riguardano il cibo e la nutrizione, ha lanciato lunedì 24 settembre un allarme che riguarda un cibo molto delicato ma estremamente diffuso. Si tratta di un grande carico di cozze vive provenienti dalla Grecia, che sono state vendute su tutto il territorio nazionale.
Le autorità hanno rilevato una contaminazione con il batterio dell'Escherichia Coli oltre i limiti consentiti dalla legge (fino a 1300 MPN/ 100 g); questo batterio fecale, particolarmente insidioso, può provocare gravi conseguenze sull'apparato digerente, oltre a nausea, vomito, diarrea e laceranti crampi addominali.
Per il momento è stato disposto ed avviato il richiamo per tutti i lotti tracciabili che sono finiti nella grande distribuzione. Il problema, come affermano gli esperti, è che questo cibo finisce spesso per essere venduto al dettaglio attraverso vie poco tracciabili, come bancarelle e piccole pescherie.
Per questo, se aveste acquistato delle cozze vive negli ultimi giorni e non foste sicuri della loro provenienza, potete rivolgervi alla Asl locale per un consulto ed eventualmente per un'analisi. Vi ricordiamo inoltre che, quando si tratta di mitili, i rischi possono essere molto alti, e che andrebbero acquistati solo in confezioni con etichetta e provenienza tracciabile.