Smettila di prendere tutto sul personale
Nonostante sia difficile sorridere di fronte agli eventi spiacevoli della vita, le realtà positive e belle per cui lottare e gioire non mancano. Tutto sta nella prospettiva da cui osserviamo il mondo - o, per dirla altrimenti, nel modo in cui pensiamo e costruiamo la realtà circostante.
Nello specifico, tra le dieci distorsioni cognitive che comunemente sottendono ad un pensiero errato, la psicoterapeuta Toni Bernhard JD ne individua una particolarmente insidiosa: la personalizzazione. Questo errato modo di pensare, induce a considerarsi la causa di tutti i mali, provocando ansia ed infelicità. Vediamo perciò in che modi si manifesta e come superarla.
Prima forma: prendere sul personale delusioni e battaglie
Fallimenti e delusioni sono purtroppo inevitabili nella vita; ma non necessariamente dipendono da noi stessi. Una mancata promozione a lavoro può essere dovuta a problemi di budget dell'azienda o a candidati raccomandati, e non a tue presunte incompetenze. Se un amico disdice un appuntamento senza motivo, forse, pur avendo voglia di vederti, aveva problemi di famiglia di cui non è riuscito a parlare.
Due sono le strategie che puoi adottare per contrastare questo tipo di personalizzazione:
- 1. Esercitati a prendere coscienza di questa tendenza ad incolparti quando le cose non vanno secondo i tuoi desideri o programmi.
- 2. Ammetti che la maggior parte delle volte non è possibile conoscere le ragioni delle azioni degli altri.
Seconda forma: sentirsi responsabili della felicità e dell'infelicità altrui
Questo genere di personalizzazione si verifica soprattutto con familiari ed amici, ma non solo: in casi estremi, si può credere che dal proprio comportamento dipenda l'umore delle persone intorno a noi, il loro successo, e - ancor peggio - la loro possibilità di essere o meno felici.
Si può contrastare questa tendenza esercitandosi ad applicare questa riflessione ad ogni persona oggetto della nostra personalizzazione:
- 1. Ci si sente responsabili per la sua felicità / benessere / vita sociale / andamento scolastico / successo professionale / relazione / capacità di reagire alle avversità?
- 2. Considerate realistico essere la causa dei successi e dei fallimenti nella vita di questa persona?
A questo punto è bene ripetere a se stessi questa frase: "Non sono responsabile per le lotte e le delusioni di questa persona nella vita. Sono disposto ad aiutare se posso, ma tutti devono fare la loro strada in questo mondo. A volte saranno felici e altre volte no. È così per me; ed è così per tutti."