Una mamma torna a casa con il neonato sbagliato: dopo una battaglia legale di 9 mesi, riabbraccia il vero figlio
L'istinto materno è una cosa innata che soltanto le mamme hanno, riuscirebbero a riconoscere il proprio bambino tra centinaia. Proprio come Mercy Casanalles, protagonista insieme al marito di questa storia surreale. Ai due è stato scambiato il neonato nelle culle dell'ospedale e nonostante la madre se ne fosse accorta, non è stato preso nessun provvedimento. Per fortuna la tenacia e la forza di volontà della coppia non è mai venuta a mancare, neanche dopo quasi un anno...
Mercy Casanalles e Rich Cushworth sono una coppia di Dallas che si è resa protagonista di una storia piuttosto particolare oltre che straziante. La storia dei due sposini inizia come quella di molte altre coppie di innamorati: i due si sposano, decidono di formare una famiglia e dopo qualche tempo la donna rimane incinta. Mercy decide di partorire e passare gli ultimi mesi di gravidanza nella sua città, El Salvador, dove mette al mondo un bel bambino di nome Moses. Da questo momento in poi, la splendida favola della famiglia Crushworth si trasformò in un incubo.
Fin dai primi allattamenti, infatti, la donna iniziò a lamentare con i medici qualcosa di strano nel suo bambino. Non le sembrava quello che tenuto in braccio subito dopo il parto, ma i medici non vollero sentire nessun tipo di ragione. La coppia, anche se ancora attanagliata dai dubbi, decise di crescere questo bambino per 4 mesi e nel frattempo lo sottoposero a un test del DNA. La risposta avverò la più cupa delle previsioni, il test infatti riportava lo 0% di possibilità che quello fosse il figlio di Mercy e Rich.
A malincuore i due genitori decisero di riconsegnare il bambino che avevano cresciuto come se fosse il loro, denunciando la scomparsa del loro Moses. La storia è divenne pubblica e iniziarono le indagini legate a degli ipotetici trafficanti di bambini nel quale fu coinvolto anche il medico della Casanalles per il quale scattarono le manette.
Furono molti gli appelli strazianti della madre che chiedeva soltanto di poter riabbracciare il suo bambino scomparso nel nulla. Diventarono molte le interviste e gli appelli dei due genitori dilaniati dal dolore per la perdita del loro bambino, fino a quando il cerchio non si restrinse a quattro bambini nati lo stesso giorno e nello stesso ospedale di Moses. Dopo aver eseguito i test del DNA a tutti e quattro i ragazzi, uno risultò finalmente positivo provocando un'immensa gioia nei due genitori. Avevano finalmente trovato il loro bambino, ma la vicenda era tutt'altro che finita.
Passarono altri mesi tra battaglie legali in tribunale e accuse pubbliche, prima che riuscissero a ottenere un certificato di nascita e un passaporto per il bambino. Nove mesi dopo riuscirono finalmente a portare il bambino con loro a Dallas, dove furono accolti da una folla urlante che li acclamava per il coraggio e la forza dimostrata in questi lunghi mesi.
In fondo all'articolo potete trovare il video del momento in cui la famiglia atterra all'aeroporto e viene accolta da una folla urlante.