Un giovane inventa "L'acqua che si mangia" per aiutare i pazienti anziani a rimanere idratati
Le persone anziane, e a maggior ragione quelle che soffrono di forme di demenza, possono andare incontro a dei rischi per la propria salute solo per il fatto di non bere abbastanza. Quando si è in età avanzata, viene perso quasi completamente il senso di sete ed è facile provocare una grave disidratazione del corpo. Inoltre, molte persone malate di demenza, riscontrano grandi difficoltà a deglutire i liquidi, complicando ulteriormente i tentativi di idratazione.
Un giovane, nipote di una signora con una lieve forma di demenza, ha escogitato un piano per permettere a sua nonna e a tutte le altre persone di bere abbastanza, senza alcuno sforzo.
Lewis Hornby, dopo aver osservato la nonna incorrere ad un ricovero ospedaliero per una grave disidratazione, ha deciso di pensare a qualcosa che potesse evitarle di nuovo questo inconveniente. La nonna, come accade a molti anziani, soffre di una lieve demenza che le fa scordare completamente di bere, in aggiunta al fatto che non percepisce il bisogno di bere e che riscontra difficoltà a deglutire i liquidi. Un quadro complicato, ma per nulla raro.
Vimeo/Lewis Hornby
Ciò a cui è arrivato il giovane Lewis sono delle palline colorate fatte dal 90% di acqua e per la restante parte di gelatina ed elettroliti per aumentare l'effetto idratante.
Le palline risultano essere solide, hanno un colore acceso che attira facilmente l'attenzione delle persone e non lasciano residui sulle mani.
Lewis ha dotato la scatola contenente le palline di un'apertura facilitata, pensata proprio per chi ha una ridotta manualità, e di un coperchio trasparente in modo che l'attenzione venga colta di frequente dalle gelatine.
"Mia nonna ha mangiato 7 gelatine in 10 minuti, l'equivalente di un bicchiere d'acqua che avrebbe richiesto ore e l'assistenza di qualcuno."
Vimeo/Lewis Hornby
Un modo molto semplice - ma altrettanto efficace - per evitare alle persone anziane di complicare ulteriormente il proprio stato di salute per una banalissima dimenticanza.