Sempre più scuole sostituiscono le punizioni con la meditazione e i risultati ottenuti sono ottimi
Insegnare la disciplina ai bambini a scuola è un'esigenza, ma non è detto che si debbano adottare sempre gli stessi metodi. I tempi cambiano e ciò che funzionava un tempo può addirittura essere controproducente al giorno d'oggi.
I castighi, ad esempio, una volta erano molto frequenti per disciplinare quei bambini particolarmente 'ribelli': compiti extra o isolamento in classi vuote. Oggi tutto questo non è più efficace, per questo molte scuole stanno introducendo tecniche alternative per risolvere problematiche comportamentali: una di queste è la meditazione.
Sempre in più scuole si pratica la meditazione: un periodo di silenzio e riflessione fa bene ai bambini ed ha già migliorato i risultati scolastici.
In realtà la meditazione non sostituisce esclusivamente il castigo tradizionale e quindi non è praticata solo dai bambini indisciplinati. La meditazione, infatti, è stata vista essere efficace anche negli studenti che ottengono buoni risultati a scuola e che non hanno grandi problemi di disciplina.
In entrambi i casi la meditazione agisce riducendo lo stress che la vita scolastica può talvolta esercitare sugli alunni, e che può essere anche alla base di cattivi comportamenti. Inoltre, la meditazione offre la possibilità di riflettere sul proprio operato e di arrivare quindi alla conclusione di aver fatto qualcosa di sbagliato, senza subire punizioni e castighi.
A seguito di un periodo di sperimentazione della meditazione, si è registrato un calo del 79% delle sospensioni ed un aumento delle presenze del 98%.
Risultati assolutamente soddisfacenti per una pratica che è solo agli inizi: è soprattutto negli Stati Uniti che molte scuole hanno già introdotto la meditazione nel programma scolastico, ma speriamo che anche altrove si comprenda la sua efficacia.
La meditazione, infatti, non consente solo di affrontare con più serenità la scuola e con migliori risultati, ma lascia un segno indelebile anche nello sviluppo della personalità del bambino che imparerà fin da piccolo l'arte della meditazione.