21 animali rarissimi di cui sicuramente ignoravi l'esistenza
Oggi vi mostriamo 21 animali troppo strani per esistere davvero e in alcuni casi, purtroppo, è da intendersi molto letteralmente. Infatti, diverse di queste specie sono a rischio estinzione a causa della riduzione del loro habitat naturale dovuta all'espandersi dell'uomo sul pianeta o per via di una caccia diretta degli esemplari. Altri invece, più fortunati, sono semplicemente creature stranissime che abitano angoli remoti della terra e non capita certo di vederli tutti i giorni.
Eccoli tutti e 21.
1. Rana dorata
La rana dorata dall'eloquente nome latino di Phyllobates terribilis è tra gli animali più velenosi della terra. Nonostante le piccolissime dimensioni, il loro veleno è tanto potente che viene utilizzato dagli indios per creare frecce avvelenate e le tossine di un solo esemplare possono uccidere due elefanti. Molto rare, vivono solo nelle foreste pluviali della Colombia.
2. Fennec
nationalgeographic/Francisco Mingorance
Anche nota come "volpe del deserto", il fennec è il canide più piccolo del mondo e vive solo in Nord Africa. Curioso e intelligente, si ritira sottoterra appena si sente osservato. Per questo i nomadi lo chiamano "folletto del deserto". Di temperamento mite, fa le fusa come i gatti quando è felice.
3. Rana pluviale del deserto
Se dalla foto vi immaginate un signor rospo, bello ciccione, non potreste essere più lontani dalla verità. Infatti è la rana più piccola del mondo e non misura neanche un centimetro. È attualmente a rischio estinzione per via della ritirata dei deserti.
4. Granchio gigante del Giappone
Come si intuisce dal suo nome comune, la Macrocheira kaempferi è l'artropode più grande del mondo e si può trovare nei mari del giappone. Il suo corpo misura in media 40 centimetri, ma da l'estensione completa delle sue zampe raggiunge la lunghezza di cinque metri e mezzo.
5. Nasica
Questa buffa scimmia ha un naso che sembra uscito fuori da un fumetto. Quello dei maschi è generalmente più grande e gli scienziati credono che più grande è, più risultano attraenti per le femmine.
6. Anguilla lupo
L'anguilla lupo è in realtà un pesce e un ottimo esempio del detto "Non giudicare un libro dalla copertina". Infatti il suo aspetto spaventoso e aggressivo trae in inganno: è una creatura timida e inoffensiva. Produce un antigelo naturale che gli permette di sopravvivere in acque molto fredde.
7. Saiga tatarica
Un'altra versione nasona di un animale comune, la Saiga tatarica è un'antilope a rischio estinzione che ormai si trova solo in alcune zone della Russia.
8. Lori Gracile
Il lori gracile è un primate dello Sri-lanka che si muove con estrema lentezza da un ramo all'altro. Il suo buffo muso gli ha fatto guadagnare il nome Lori che vuol dire "pagliaccio" nella lingua locale.
9. Rana viola
La rana viola è l'unico superstite di un gruppo di anfibi che si è evoluto 150 milioni di anni fa. Passa la maggior parte del tempo sotto terra, emerge in superficie solo poche settimane all'anno per accoppiarsi.
10. Aye-Aye
Questo primate con lo sguardo da pazzo vive in Madagascar e per un periodo si credette estinto. Oggi è ancora a rischio, ma questo non lo scoraggia dal frequentare gli città e villaggi senza paura degli umani. Curiosità: i suoi denti non smettono mai di crescere.
11. Porcellino di mare
Le scotoplane, nonostante non somiglino affatto a un maiale, si sono guadagnate questo nomignolo per le loro abitudini alimentari. Sono infatti gli spazzini dei fondali degli oceani e mangiano tutto ciò che capita loro a tiro.
12. Rinopiteco dorato
È uno dei pochi primati che riesce a sopravvivere in climi rigidi grazie al suo folto pelo arancione. Si trova in certe zone della cina e le sue piccole narici gli danno un volto molto espressivo, simile a quello degli uomini.
13. Testuggine dal vomere
Un'altra specie a rischio estinzione del Madagascar dove è nota col nome di "angonoka". Hanno un guscio estremamente particolare per forma e colorazione e purtroppo il loro numero continua a calare negli anni.
14. Condor californiano
Questo particolare tipo di condor californiano noto come "Gymnopsys Californianus" ha un muso molto simpatico e purtroppo non se la passa molto bene come specie. Quando gli europei arrivarono nelle americhe, ce ne erano milioni. Nel 1985 l'intera popolazione contava nove esemplari. Dopo diversi programmi di ripopolamento, la sua situazione è meno tragica ma ancora a rischio.
15. Bruco sella
Questo simpatico bruco deve il suo nome alla curiosa colorazione del suo dorso che ricorda una sella e, ad alcuni, il cappottino che viene messo a certi cani di piccola taglia. Meglio non eccedere con le tenerezze però: i suoi peli secernono un veleno irritante molto doloroso!
16. Sula Piediazzurri
Questo uccello surreale ha letteralmente i piedi e il becco celesti. È diffuso in buona parte dell'america centrale e in spagnolo ha un nome che vuol dire "sciocco" per via del modo molto goffo in cui cammina.
17. Marà della Patagonia
Il marà è una sorta di chimera con le gambe posteriori di un canguro, quelle anteriori di un cervo e le orecchie da coniglio. Vive solo in Patagonia e le sue somiglianze non sono solo estetiche: è infatti un ottimo saltatore e provetto corridore.
18. Stomatopoda
Sembrano degli incroci tra un gamberetto e una mantide religiosa. Vivono in mare e anche la loro somiglianza con le mantidi non è semplicemente estetica. Infatti le loro zampe sono robuste e attaccano a elevate velocità, tanto che gli scienziati devono studiarli in contenitori di plastica resistente. Quelli in vetro li rompono.
19. Okapi
Proseguiamo con gli animali che somigliano a strani incroci con l'Okapi: metà zebra e metà giraffa (insieme alla quale è l'unico appartenente alla famiglia dei Giraffidi). Ma non solo: i maschi hanno anche delle piccole corna che rimangono sottopelle.
20. Pesce Pacu
I pacu sono imparentati con i piranha ma hanno un'alimentazione erbivora. Infatti la loro caratteristica principale è la forma dei denti: a differenza della maggior parte dei pesci che li hanno acuminati, i loro somigliano a quelli di un essere umano.
21. Glaucus Atlanticus
Nei paesi anglosassoni viene chiamato, con molta fantasia, "Blue Dragon", visto che misura appena tre centimetri. Per difendersi dai predatori, assume colorazioni molto accese. Non è velenoso di suo, ma può immagazzinare veleno dal cibo e rilasciarlo se viene attaccato.