Ecco il metodo per trasformare il vino in un ottimo aceto
Le esigenze industriali, tra le altre cose, hanno modificato anche il metodo di produzione dell'aceto: se una volta si ricavava parallelamente al vino, oggi si ottiene perlopiù per diluizione dell'acido acetico. In questo articolo vi vogliamo illustrare un procedimento alla portata di tutti per ottenere in casa un aceto sicuro e di qualità. Quello di cui avete bisogno è di un vino, magari di quelli dimenticati in fondo alla credenza, e di tanta pazienza!
Il processo che trasforma il vino in aceto è del tutto naturale: in pratica, dei batteri convertono l'acol in acido acetico. Per poter effettuare questa trasformazione è necessario procurarsi un vino (meglio se vecchio di qualche tempo), che non contenga troppi solfiti (perché potrebbero ostacolare il processo), e di gradazione alcolica inferiore ai 12°.
- Ponete il vino in un recipiente di vetro, di ceramica o di acciaio inossidabile (se ne avete uno a bocca larga, il vino prenderà più ossigeno).
- Aggiungete le colture di batteri dell'aceto che avrete precedentemente acquistato: in alternativa potete aggiungere un pezzo di pasta di pane lievitata o un pezzo di pane.
- Aggiungete un cucchiaio di aceto: non è necessario abbondare con l'aceto perché i batteri contenuti al suo interno si moltiplicheranno molto velocemente.
- Non chiudete il contenitore ermeticamente, ma appoggiate il coperchio oppure usate una garza.
- Durante la trasformazione, vedrete lo strato superficiale ispessirsi ed intorbidirsi sempre di più: si tratta della cosiddetta madre.
- Tenete il contenitore in un posto buio e al riparo dalla luce, ad un temperatura compresa tra i 15 e i 27°C.
- Dovrete aspettare circa un mese (ma il tempo necessario è molto variabile).
- Quando la trasformazione sarà completata, potete filtrare l'aceto ed imbottigliarlo.
- Con la madre potrete produrre altro aceto di vino o di mele.
Visto? Più facile a farsi che a dirsi!