È il maggiolino più particolare: sulla carrozzeria ha oltre 2 milioni di perline posate a mano
Il Maggiolino della Volkswagen è divenuto il simbolo di tutta un'epoca: è stato il primo modello Volkswagen in assoluto, nonché l'auto della rimonta industriale tedesca del secondo dopoguerra. Ufficialmente chiamata Typ1, venne prodotta dal 1938, in piena dittatura nazista, fino al 2003: durante questo periodo il Maggiolino è rimasto sempre l'automobile preferita dai tedeschi e non solo. Negli anni '60, '70 e '80 andava molto di moda personalizzare l'auto, dipingerla di colori sgargianti e decorare gli interni nelle maniere più diverse, ma il Maggiolino più particolare in assoluto si chiama Vochol.
La storia del Maggiolino si intreccia più volte con il Messico: qui è stato prodotto l'ultimo esemplare nel 2003 e sempre qui è stato decorato il Maggiolino più particolare.
Museo de Arte Popular/Wikimedia
Il Maggiolino in questione si chiama Vochol e ha la carrozzeria esterna decorata con oltre 2 milioni di perline.
Museo de Arte Popular/Wikimedia
Il nome Vochol risulta dall'unione di 'vocho', termine con il quale veniva indicata la Typ1 della Volkswagen in Messico, e Huichol, il nome di una popolazione nativa messicana, famosa per i manufatti tessili creati con perline dai colori sgargianti.
Nel 2010, otto membri di due famiglie Huicol iniziarono a decorare il Maggiolino con i motivi tradizionali, per promuovere l'arte della loro cultura nel mondo.
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I disegni sono stati realizzati con delle perline colorate, tenute con una colla prodotta in Messico. Ricoprire tutta la carrozzeria esterna ha richiesto 7 mesi, 4760 ore di lavoro, e 2.277.000 perline. L'opera d'arte completata è stata posta nel Museo dell'Arte Popolare del Messico. Il peso delle perline ammonta complessivamente a 90 kg, mentre quello della colla impiegata a 15 kg.
Sul Maggiolino sono stati ricreati i motivi e i temi tipici dell'arte Huichol: il fuoco, il sole, il mais, il peyote e i cervi.
Museo de Arte Popular/Wikimedia
Sul retro è stata rappresentata la scena di uno sciamano che guida una canoa, sul tetto un sole con quattro aquile, rappresentate l'unione tra l'uomo e gli dei. Sul cofano, invece, due serpenti si elevano oltre le nuvole, simbolo della pioggia.
Un progetto meticoloso che porta al massimo splendore un veicolo protagonista di un periodo storico estremamente significativo.
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