Gli tolgono il cane dopo un fermo: una sconosciuta legge il cartello e decide d'intervenire
La gamma di cose che un senza fissa dimora può scrivere su un cartello per chiedere una qualche forma di aiuto è ampia, ma quando Wilma Price ha letto la scritta: "Cane sequestrato, aiutatemi", non ha potuto fare a meno di intervenire.
La donna, un'americana del Texas, camminava diretta verso la sua macchina quando ha visto un giovane col curioso cartello in mano e, anche se all'inizio non si era fermata, quella frase l'aveva colpita al punto da tornare indietro, anche solo per capire meglio cosa fosse accaduto.
via cbsnews.com
"Nel passargli accanto ho letto la disperazione nei suoi occhi e così ho deciso di tornare indietro per chiedergli cosa intendesse con quella scritta".
La donna aveva in tasca solo 8 dollari ma, amante degli animali lei stessa, ha riferito a CBS News che: "Non ce l'ho fatta a fare finta di niente, sembrava un bambino smarrito".
Dopo avergli chiesto spiegazioni, Wilma ha scoperto che il giovane, di nome Patrick, aveva trascorso due giorni in carcere per avere oltrepassato irregolarmente i confini dello stato del Texas. Al momento dell'arresto aveva con sé il suo cane Franklin, che la polizia aveva consegnato a un rifugio di zona, dove l'animale era stato etichettato come "randagio". Commossa dal desiderio di ritrovare il suo cane, la donna ha chiesto a un amico di aiutarla a mettere insieme i soldi necessari a pagare per i vaccini che erano stato somministrati all'animale e i giorni trascorsi al rifugio, 120$.
Dopodiché ha accompagnato Patrick sul posto, realizzando il suo desiderio di riabbracciare Franklin.
"Di fronte al loro ritrovarsi, tutti i presenti erano in lacrime", ha raccontato ancora Price.
La donna ha scattato qualche fotografia del commovente momento.
Prima di salutarli, la donna si è assicurata che Patrick avesse di che sfamare il cane ma il giovane aveva già tutto nello zaino: ciotola per il cibo e l'acqua e mangime. "Franklin è tutta la mia vita. Lui viene prima di tutto, prima del mio stesso sostentamento".
Nel concludere la sua intervista, la donna ha detto...
"La lezione è sempre quella di non giudicare un libro dalla copertina. Viviamo in un mondo così moralista e sempre pronto a giudicare il prossimo ma la verità è che tutti meritano una seconda opportunità, anche perché può sempre capitare di ritrovarsi nei panni sfortunati dell'altro, a chiunque".