La lettera di questa donna di 83 anni per la sua amica non potrà lasciarti indifferente

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di Marco Renzi

04 Marzo 2018

La lettera di questa donna di 83 anni per la sua amica non potrà lasciarti indifferente
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L'inesorabilità dello scorrere del tempo è uno degli argomenti che più spesso ricorrono nei pensieri delle persone, poiché è proprio nel saper sfruttare al meglio il tempo che si ha la sensazione di godere appieno della propria vita. Il lavoro, gli impegni futili e le preoccupazioni sembrano a volte avere la meglio sulla possibilità di godere delle gioie che questa vita fugace ci offre, e per questo è importante richiamare alla mente quali sono le priorità.

Di seguito vi riportiamo una lettera scritta da una nonna di 83 anni ad una sua amica, piena di preziose lezioni sul modo in cui dovremmo impiegare il tempo. Non siamo riusciti a trovare molto sulla fonte, e non possiamo dire con certezza se questa lettera sia stata effettivamente scritta usando queste parole, ma per il messaggio che veicola abbiamo pensato di condividerla comunque... ne vale davvero la pena!

Adam Jones/Flickr

Adam Jones/Flickr

"Cara Bertha, sto leggendo di più e spolverando di meno. Mi siedo spesso sul portico ad osservare il panorama, senza curarmi troppo delle erbacce che crescono in giardino. Passo molto più tempo con la mia famiglia e i miei amici e meno tempo ad occuparmi delle faccende.

Per quanto possibile, la vita dovrebbe essere una serie di esperienze da assaporare, non da sopportare. Sto cercando di riconoscere questi preziosi momenti e di prendermene cura.

Non sto risparmiando quasi nulla; ormai utilizzo il servizio di piatti buono anche per il più piccolo degli eventi, come aver perso mezzo chilo, aver sturato il lavandino, o per celebrare il primo fiore che sboccia in giardino.

Indosso la mia giacca buona per andare al mercato. Sono dell'idea che, se sembro ricca, posso sborsare tanti soldi per quello che mi piace senza che nessuno si stupisca.

Non sto tenendo da parte il mio profumo buono per le occasioni, ma me lo metto anche per parlare con il commesso della ferramenta o l'impiegato della banca.

Le espressioni "prima o poi" e "un giorno di questi" stanno scomparendo dal mio vocabolario: se vale la pena vederlo, ascoltarlo o viverlo, voglio farlo adesso.

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Non so che cosa farebbero oggi tutti quelli che davano il domani per scontato, e se ne sono andati troppo presto. Probabilmente chiamerebbero i loro famigliari e gli affetti più stretti. Probabilmente contatterebbero dei vecchi amici per scusarsi delle loro liti passate e per cercare di riaggiustare i pezzi del loro rapporto. Mi piace pensare che li inviterebbero fuori per una cena al ristorante cinese, o a fare una qualunque delle cose che amavano fare insieme. È quello che penso, ma la verità non la saprò mai.

Sono proprio quei piccoli momenti mancati che mi farebbero arrabbiare nel momento in cui sapessi che le mie ore sono contate. Arrabbiata per non aver mai scritto quella lettera che dicevo che avrei scritto "uno di questi giorni". Arrabbiata e infelice per non aver detto abbastanza spesso a mio marito e ai miei genitori quanto profondamente li amassi.

Sto cercando con tutte le mie forze di non trattenere, rimandare e reprimere niente che possa aggiungere gioia e splendore alle nostre vite. E ogni giorno in cui apro gli occhi, dico a me stessa che sarà speciale. Ogni giorno, ogni minuto, ogni respiro è un dono.

Forse la tua vita ha avuto una colonna sonora diversa da quella che ti aspettavi. Ma finché siamo qui, possiamo ancora ballare."

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