10 usanze diffuse nell'antichità che oggi ci lascerebbero sconcertati
Guardando al modo in cui vivevano i nostri antenati possiamo ritrovarci sorpresi dal fatto che così come erano capaci di idee geniali che continuiamo ad applicare ancora oggi, in certi casi si affidavano a usanze davvero strampalate!
Che fosse per motivi di salute o per ragioni puramente estetiche, le abitudini del lontano passato che abbiamo raccolto qui non potranno che sembrarvi tanto curiose quanto assurde! Ma non giudichiamo... Chissà cosa diranno di noi le generazioni future!
I padri potevano uccidere le figlie se venivano sorprese in atto di tradimento
La storia del delitto d'onore è antica come poche altre; già nell'Antica Roma un padre aveva un forte controllo sul destino delle figlie: nessuna donna poteva avere relazioni prima del matrimonio e il marito veniva scelto esclusivamente dal padre, il quale, inoltre, aveva tutto il diritto di uccidere un eventuale amante della figlia e in alcuni casi anche la figlia stessa.
Le donne ricorrevano a mezzi altamente nocivi per tingersi i capelli
In passato la mancanza di opportune conoscenze sulla chimica e sulla nocività delle sostanze ha provocato seri danni alla salute di chi si tingeva i capelli.
Fin dall'epoca dell'Antica Roma e dell'Antica Grecia si poteva scegliere tra prodotti naturali o più aggressivi, ma in epoche più recenti (1700), ad esempio, le donne usavano immergere le chiome in una sostanza corrosiva, la liscivia, per ottenere una colorazione dorata.
Andare al bagno era una questione pubblica
Nell'Antica Roma esistevano già i bagni pubblici ma frequentarli era un po' diverso da quello che immaginiamo oggi: i singoli WC si trovavano in uno spazio comune del tutto privo di pareti divisorie o qualsiasi altro strumento per garantire la privacy di chi li usava.
Il luogo fisico in cui si facevano i bisogni, inoltre, altro non era che una tavola forata sotto alla quale scorreva acqua che portava con sé gli escrementi.
In quell'epoca, comunque, la privacy era un concetto mancante in molti ambiti della vita, quindi non c'è da scandalizzarsi di una simile usanza!
Come si curava il mal di testa?
Quando la medicina ancora si confondeva con la magia, le cause dei malanni venivano spesso attribuite a forze demoniache di cui bisognava liberarsi con ogni mezzo. Se si soffriva di emicrania, ad esempio, poteva capitare che si veniva "curati" da "medici" che foravano la testa della persona per espellere lo spirito maligno.
La pratica, fortunatamente, non venne più attuata con la fine del Medioevo.
In Egitto i proprietari di un gatto si rasavano le sopracciglia alla sua morte
È risaputo che nell'Antico Egitto i gatti fossero animali venerati (esistevano anche divinità ispirate alla figura del gatto), e per questo esisteva l'usanza, alla morte di un gatto, di onorarne la memoria rasandosi le sopracciglia e dando inizio a un lungo periodo di lutto che prevedeva la mummificazione dell'animale e la sistemazione nella tomba di famiglia.
Accertare una gravidanza
Perfino nell'Antico Egitto esistevano metodi per verificare la gravidanza di una donna, anche se di dubbia affidabilità. A chi voleva sapere del proprio stato veniva consigliato di urinare su un seme di grano: se dopo qualche giorno il seme germogliava allora c'erano buone possibilità che la donne fosse incinta.
Quando si voleva sapere se si era in grado di concepire figli, invece, ricorrevano al metodo dello spicchio d'aglio: le donne egiziane inserivano nella propria vagina uno spicchio d'aglio e un medico valutava il grado di fertilità a seconda che il respiro della donna sapesse di aglio o meno.
Tutti gli usi dello sterco di animale
Nell'Antica Grecia si credeva che gli escrementi di coccodrillo avessero un'azione contraccettiva, per questo le parti genitali venivano sporcate con questa sostanza.
Nell'Antico Egitto, invece, lo sterco di alcuni animali veniva applicato per velocizzare la guarigione delle ferite. Nella tradizione folkloristica scozzese gli escrementi di pecora erano una cura al vaiolo, mentre quelli di maiale avevano il potere di bloccare l'epistassi.
Figli in affitto nell'Antica Roma
Nella Roma Antica il potere di un padre era tale che finché era in vita aveva perfino la possibilità di vendere i suoi figli come schiavi, per trarne un profitto: nella pratica, i giovani venivano ceduti all'acquirente che, nel momento in cui non aveva più bisogno di loro, li restituiva al padre.
Questa pratica non era mal vista dalla società, ma un genitore veniva giudicato male se vendeva i figli per più di tre volte.
Gli albori della chirurgia plastica
Di modi per provare a ingrandire le dimensioni del seno ne saranno stati pensati a migliaia ma vi incuriosirà sapere che il primo intervento di mastoplastica additiva fu eseguito dal dottore Vincent Czerny, nel 1895. Il medico si trovò a dover ricostruire il seno di una sua paziente a seguito dell'esportazione di un tumore: testò per la prima volta protesi in avorio, vetro e gomma.
Antichi rituali funebri
Nell'Antica Roma i funerali venivano celebrati con una lunga processione lungo le strade della città: l'importanza del defunto la si capiva dalla partecipazione al rito e siccome di norma le donne si posizionavano agli ultimi posti della processione e si lasciavano andare a fragorosi pianti, spesso i familiari del defunto ne ingaggiavano alcune estranee alla famiglia proprio per piangere al funerale, in modo da impressionare i partecipanti e aumentare l'importanza del defunto.
Con il tempo questa usanza venne bandita e si preferì una cerimonia più silenziosa.