14 curiosità asiatiche che vi lasceranno senza parole
La globalizzazione porta a rendere diffusa in Europa l'usanza americana di festeggiare Halloween così come a far conoscere il Natale in Cina, ma certe tradizioni, oggetti e modi di fare rimangono ben ancorati alla cultura di provenienza, rendendosi particolarmente curiosi a chi non ha dimestichezza con quel mondo.
Per noi occidentali, ad esempio, tutto ciò che proviene dall'Asia è spesso motivo di sorprese e noi vogliamo appunto condividere con voi alcune cose diffuse lì e sconosciute qui!
1. Il dittatore nordcoreano Kim Joung-un ha "rimpiazzato" il Natale con il compleanno della defunta nonna
Nel 2016 è arrivata l'ufficiale messa al bando di ogni tipo di celebrazione legata alla festa del Natale; in quei giorni sarà invece d'obbligo celebrare la nascita della nonna del dittatore, avvenuta il 24 dicembre del 1919.
2. Mai pronunciare il numero 4!
La tetrafobia (paura del numero 4) diffusa nelle culture asiatiche, specialmente quella cinese, è dovuta al fatto che la pronuncia della parola "morte" e quella del numero 4 si differenziano solo nella tonalità. Questo numero, pertanto, non viene mai usato a meno che non si renda assolutamente necessario.
Immagine: Kikuko Nakayama/ Wikimedia
3. Che gioco è mai questo?
Esiste un gioco estremamente diffuso tra gli studenti delle scuole elementari di Giappone, Corea e Filippine chiamto Kanchō. Esso consiste nel riuscire a cogliere i propri amici durante momenti distrazione, infilando i propri indici (a mani unite) nel loro fondoschiena!
4. Soffiarsi il naso in pubblico è un atto di vera e propria maleducazione
5. Impazza la moda del "bikini jeans"
Pur essendo prodotto soprattutto in Brasile, questo capo d'abbigliamento trova un immenso successo all'interno del mercato asiatico.
6. In Giappone chi entra per primo comanda l'ascensore
La convenzione sociale vuole che chi entra per primo in ascensore ne diviene il "capitano" e dovrà quindi occuparsi della gestione del pannello di controllo, di premere il pulsante di apertura/chiusura e tutti i pulsanti utili agli altri passeggeri, lasciando che essi scendano prima di lui.
7. In Thailandia non si può accarezzare la testa di un bambino
In Thailandia esiste uno specifico tabù: essendo la testa la parte più importante del corpo (si crede che nel cranio di ognuno viva un sacro spirito di luce), questa parte del corpo può essere toccata unicamente dai monaci o dai genitori della persona.
8. In Vietnam i gatti sono considerati portatori di miseria e sfortuna
Tale superstizione dipenderebbe dal fatto che il miagolio del gatto assomiglia alla parola vietnamita per "povertà". Quando un gatto randagio si avvicina alla casa di un vietnamita, esso lo interpreterà come un segno di sfortuna incombente.
9. In Cina i bambini piccoli indossano dei pantaloni aperti sul retro per far fare loro i bisogni più facilmente
Un bambino che defechi o urini in strada, fra l'altro, non risulta motivo di critica o sconvolgimento da parte delle altre persone.
Immagine: Aliexpress
10. A Singapore è vietata la gomma da masticare
Vietato dalla legge e salatamente multato! Gli unici luoghi in cui si possano comprare delle chewing gum, peraltro sotto prescrizione medica, sono le farmacie.
11. In Asia è molto apprezzata una bevanda dolce a base di pomodoro
Ne esiste persino una versione "arricchita" con zucchero, miele e latte di cocco!
12. In Giappone esistono oggetti specifici per la pulizia delle orecchie.
Questi piccoli "rastrelli" fatti di plastica e bambù, sono caratterizzati da una piccola gomma su uno dei due lati e decorati con pompon o piume.
13. In Corea del Sud si celebra la festa dei single
In Corea del Sud esiste una festa opposta al nostro San Valentino: ogni 14 Aprile, infatti, i sudcoreani che non hanno trovato l'anima gemella festeggiano il cosiddetto Giorno Nero, una festività pensata appositamente per i single in cui si usa vestirsi di nero e mangiare noodles con salsa di fagioli neri (jajangmyeon).
14. In Vietnam il compleanno non si festeggia il giorno dell'anniversario della nascita.
Molti abitanti del Vietnam non usano festeggiare il proprio compleanno il giorno esatto della propria nascita, bensì attendere la venuta di Tết, la festività del Nuovo Anno. In questo giorno i genitori regalano ai propri figli delle buste rosse contenenti denaro di buon augurio e tutti i "festeggiati" aggiungono un anno in più alle proprie età.