I 10 errori più diffusi quando si cucina la pasta

di Giulia Bertoni

22 Novembre 2017

I 10 errori più diffusi quando si cucina la pasta
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Dire 'pasta' è un po' come dire 'Italia': è qui infatti che, sin dal Medioevo, questa preparazione a base di semola o farina è stata sempre più definita, sia nei formati che nei metodi di cottura. Prepararla non è poi così difficile, a patto che si seguano determinati passaggi e regole, però!
Per non fallire banalmente in questo compito è utile essere a conoscenza degli errori più comuni che si commettono nel cucinare la pasta, tanto in Italia, quanto negli altri paesi.

I 10 errori più comuni che si fanno quando si cucina la pasta

I 10 errori più comuni che si fanno quando si cucina la pasta

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  • Non prestare attenzione alla qualità. Ammettiamo che il budget per l'acquisto di beni alimentari non è lo stesso per tutti, ma se alcune marche sono più costose di altre a volte un motivo c'è; la pasta trafilata in bronzo, ad esempio, è certamente migliore di quella trafilata al teflon, sia perché prevede un processo di essiccamento più lento sia perché conferisce porosità al prodotto e quindi una maggiore capacità di unirsi bene al condimento.

  • Non riflettere sul formato da usare. Se già sapete quale condimento volete mangiare, la prima cosa da chiedersi è proprio: che tipo di pasta si accosta meglio ad esso? In linea generale la pasta lunga si sposa bene con sughi più "liquidi", quella corta va d'accordo con i ragù e le verdure tagliate a pezzettini.
     
  • Non valutare le proporzioni dell'acqua di cottura. Qui vi basta fare un rapido calcolo: ogni litro di acqua basta a cuocere 100 grammi di pasta. Mettere poca acqua impedisce una cottura omogenea (il rischio è che si cuocia rapidamente all'esterno prima di essere cotta all'interno) e produce concentrazioni di amido tali che nel piatto si percepirà una nota amara.

 

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  • Sciacquare la pasta con acqua fredda a cottura ultimata. Se, come tanti lo fate quando state preparando la pasta fredda, sappiate che avete due possibilità: aggiungere un bicchiere di acqua fredda alla pila oppure scolarla qualche minuto prima, aggiungere un goccio di olio e mescolare in modo che non si attacchi lasciando però che si raffreddi da sé. Se la sciacquate lavate via l'amido che tanto aiuta ad amalgamarla al condimento e guasterete anche il sapore.

  • Attenzione ai tempi di cottura. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, soprattutto quando provate un nuovo tipo di pasta! Il consiglio è di non superare il tempo di cottura indicato sulla confezione e rimanere nei paraggi per assaggiare la pasta (capita che alcune volte il tempo di cottura riportato non sia preciso) e in ogni caso prediligete la scolatura uno o due minuti prima per poter finire di cuocere la pasta nel condimento.

  • Quando si aggiunge il sale all'acqua? In ogni famiglia italiana è capitato di "discutere" su questo delicato passaggio. Noi vogliamo darvi una certezza e fornirvi due opzioni possibili: mettere il sale insieme all'acqua (quindi prima del bollore) aumenta il punto di ebollizione e garantisce una temperatura superiore che cuoce bene la pasta; metterlo quando l'acqua già bolle, d'altro canto, fa risparmiare energia in quanto l'acqua arriva prima ad ebollizione, tuttavia si tratta di un risparmio davvero minimo. L'unica cosa che bisognerebbe davvero evitare di fare è aggiungere sale e buttare la pasta contemporaneamente, in quanto sia l'aggiunta dell'uno che dell'altra contribuiscono ad abbassare la temperatura dell'acqua e quindi a rallentare la necessaria ebollizione. Per quanto riguarda la quantità, bisognerebbe versare 7-10 grammi di sale per ogni litro di acqua (e quindi ogni 100 grammi di pasta).
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  • Mai coprire la pentola con il coperchio quando abbiamo già buttato la pasta. Questo forse lo sanno tutti ma è sempre bene ribadirlo.

  • Aggiungere un goccio di olio nella pila per non far attaccare la pasta. È un trucco a cui ricorrono in molti ma in realtà sappiamo che queste due sostanze non si possono legare a livello molecolare. Quello che potete fare di utile è girare la pasta di tanto in tanto e rispettare i tempi di cottura.

  • Sbagliare il tipo di pentola. Un esempio: per cuocere gli spaghetti esistono quelle dalla forma apposita, ossia le pentole strette e lunghe.

  • Scolare la pasta buttando via l'acqua. L'acqua di cottura non solo vi servirà per saltare la pasta e non ottenere un risultato fastidiosamente asciutto, ma i sali minerali e l'amido che contiene possono essere utilizzati in tanti utili modi, dall'annaffiare le piante, agli impacchi per i capelli, passando per il riutilizzo nella cottura a vapore.

Se vi atterrete a questo decalogo, difficilmente potrete fallire nella preparazione della buonissima pasta!

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