Ho 5 anni e sono padrona del mio corpo. - Ecco perché non bisogna forzare i bambini a baciare o abbracciare chiunque
Un genitore che spinge il proprio figlio a salutare con un bacio un adulto è una scena che vi sarà capitata sotto gli occhi innumerevoli volte o addirittura vissuta in prima persona. Avete mai riflettuto su questo episodio, nel senso di capire se sia stato davvero giusto forzare il bambino a fare qualcosa che non aveva voglia di fare, o se invece sia stata una buona regola di educazione quella di ricordare al piccolo di salutare sempre e comunque? Una mamma ha scritto un post a riguardo aprendo ad una riflessione che forse pochi di noi hanno fatto prima.
Il post si avvale di un manifesto con una bambina che dice: "Ho 5 anni. Il mio corpo è MIO. Non mi forzare a baciare o abbracciare qualcuno. Sto imparando a dire di no ed il tuo supporto in questo contribuirà a proteggermi per tutta la vita".
Ecco che cosa questa mamma trova di profondamente sbagliato: annullare del tutto la volontà del bambino per fare bella figura e mostrare la buona educazione impartita al proprio figlio, o peggio ancora dare seguito ad un rito (quello del saluto dei bambini ai più grandi) che spesso porta più imbarazzo che altro, soprattutto quando il bambino si rifiuta di baciare o abbracciare un adulto, senza un motivo ben preciso.
E il peggio è che così facendo si instilla nella mente del bambino un pericoloso pensiero: quello di non essere padroni del proprio corpo e di doverlo sacrificare quando un adulto, che sia il genitore o chiunque altro, chiede di farlo.
L'esigenza di scrivere questo post è nata quando la figlia della mamma in questione, la signora Katia Hetter, non ha voluto salutare la nonna. Non perché le volesse male, ma semplicemente perché in quel momento non gli andava. Lei allora non l'ha rimproverata per essere stata scortese e maleducata ma l'ha semplicemente tranquillizzata dicendole, "Ok, va bene. Non c'è niente di male se non la vuoi salutare con il bacio".
Per molti altri genitori invece l'importanza dell'insegnare al figlio di salutare con un contatto fisico è molto maggiore della sua stessa volontà: questo comportamento è molto facile che porti a pensare che il corpo sia un oggetto che si può regalare ed offrire se qualcuno lo chiede. Più che valorizzare il saluto con il bacetto, dovremmo insegnare ai nostri figli il valore del loro corpo e della loro volontà senza per questo sfociare nella maleducazione: se il bambino non vorrà abbracciare "lo zio" potrà ugualmente salutarlo con garbo con un "batti il cinque" o con una simpatica stretta di mano, evitando così anche imbarazzanti scene di rifiuto.
Se vostro figlio non vuole avere un contatto fisico con una persona non è maleducato. È solo padrone del proprio corpo.
Lasciate che siano i bambini a decidere, soprattutto quando si tratta del loro corpo così piccolo e fragile.
E voi adulti, che vi vedete rifiutare un bacio da un bambino che si rifugia quasi spaventato tra le braccia del genitore, non vi dispiacete o non giudicate male quel bambino: piuttosto riflettete su cosa gli stiano insegnando i genitori e su come abbiano alterato la percezione del bambino di un gesto così innocente come un saluto, coprendolo di costrizione.
Un consiglio: parlate ai genitori di questo post che una mamma lungimirante ha scritto.