Strisce pedonali a illusione ottica: anche l'Islanda testa la segnaletica stradale "3D"
Cosa accomuna l'India all'Islanda? La risposta ha a che vedere con la sicurezza stradale! Sì, perché in entrambi i paesi sta facendo parlare l'iniziativa che prevede il ricorso a delle strisce pedonali a illusione ottica che si spera possano aiutare a rendere più sicuri gli attraversamenti pedonali.
Per quanto riguarda il piccolo paese all'estremo nord dell'Europa, le strisce "3D" sono state realizzate per la prima volta nella cittadina di Ísafjörður, dopo sole 2 settimane dal momento in cui è stata proposta l'idea al consiglio comunale.
Una nuova strategia per far rallentare gli automobilisti che eccedono con la velocità.
Sfruttando le regole della prospettiva di cui ormai sappiamo davvero tutto, queste strisce pedonali "3D" creano un'illusione ottica di rialzamento che promette di far rallentare anche i guidatori più indisciplinati.
La proposta è stata avanzata congiuntamente dal commissario all'urbanistica di Ísafjörður e dal manager di un'azienda specializzata in segnaletica stradale.
Per ottenere i permessi dell'autorità per i trasporti alla realizzazione delle nuove strisce pedonali sono servite due settimane, tempo durante il quale i due richiedenti, rispettivamente Ralf Trylla e Gautur Ívar Halldórsson, hanno studiato la tecnica e deciso come realizzare il progetto.
L'iniziativa è scaturita proprio dalla notizia che in India, a Nuova Delhi, era stata adottata questa tecnica urbanistica.
Ve ne abbiamo parlato qui.
Gli esempi islandese e indiano rappresentano il primo vero passaggio dalla street art a una vera e propria messa in atto di questa tecnica nel campo della segnaletica stradale.
Dai risultati di queste prime esperienze, così diverse fra loro in dimensioni e numeri, potremo capire quanto possano essere utili le strisce pedonali a illusione ottica nell'arginare il problema di chi contravviene ai limiti di velocità che, ricordiamolo, non vengono imposti per farci dispetto ma per tutelare la sicurezza di tutti, pedoni e automobilisti.