Avete mai sentito parlare della fistulizzazione? Ecco in cosa consiste questa pratica riservata alle mucche
I procedimenti e gli strumenti di cui si servono gli allevatori per migliorare la resa dei loro capi di bestiame sono diversi, quasi tutti sconosciuti ai non addetti ai lavori. Tra questi troviamo una tecnica di monitoraggio dello stato di salute dell'animale chiamata fistulizzazione che viene a volte applicata alle mucche. Sapete di cosa si tratta? Quando lo scoprirete potreste rimanere senza parole.
La fistulizzazione delle mucche si pratica dal 1920 e serve a tenere d'occhio e analizzare il processo digestivo dell'animale.
La si riconosce perché l'animale presenta sul dorso una guarnizione di gomma sigillata da un apposito tappo.
Attraverso questo foro si può accedere fisicamente e direttamente al tratto digestivo della mucca, verificare lo stato di assimilazione del ruminato e prelevarne dei campioni.
Gli allevatori utilizzano la fistulizzazione per individuare la migliore miscela sperimentale di avena, ovvero quella più digeribile.
La cannula viene impiantata chirurgicamente sotto anestesia ed è di circa 20 cm di diametro.
Una volta completata l'operazione l'animale viene lasciato ruminare per un certo periodo prima di essere esaminato.
La pratica non è limitata alla Svizzera, ma è diffusa in tutta Europa e negli Stati Uniti.
Le associazioni animaliste accusano gli allevatori che optano per questa pratica di infliggere un'inutile sofferenza agli animali. Loro rispondono sostenendo che si tratta di una procedura indolore e per di più a fin di bene.
Voi di che parere siete, pensate che sia una buona soluzione per garantire alla mucca di rimanere in salute o che non sia affatto accettabile?
Attenzione: i contenuti del seguente video sono espliciti e molto forti, non adatti ad un pubblico facilmente impressionabile.