Chiedendole di disegnare un orologio, il medico riesce a diagnosticare a questa ragazza una rara patologia autoimmune
All'età di ventiquattro anni Susannah Cahalan era all'inizio di una promettente carriera come giornalista del New York Post e aveva da pochi mesi iniziato una felice relazione amorosa. Da un giorno all'altro, però, la sua vita si trasformò in un incubo fatto di disordini psicofisici a cui per molto tempo nessuno riuscì a dare una risposta se non quella che implicava la malattia mentale. La salvezza arrivò poco prima che fosse troppo tardi grazie all'intervento di un medico particolarmente testardo.
via theguardian.com
Prima che una misteriosa malattia arrivasse a sconvolgerle la vita, la giovane Susannah era una promettente reporter che si faceva strada nel mondo del giornalismo.
YouTube/Simon & Schuster Books
La sua vita cambiò con il manifestarsi di stanchezza ingiustificata, pigrizia e confusione generale. In poco tempo si passò a vere e proprie sensazioni di addormentamento degli arti, attacchi di paranoia, allucinazioni e attacchi epilettici.
A un certo punto il ricovero in ospedale si rese indispensabile.
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La ragazza aveva ormai assunto comportamenti inspiegabili e nessuna delle diagnosi operate dai medici che vedeva (sborsando cifre esorbitanti) era quella giusta. A guardare alcuni dei filmati girati mentre era in ospedale, sembra davvero di avere davanti una persona mentalmente instabile e purtroppo fu anche quello che pensarono i diversi neurologi che la visitarono: ci fu chi le prescrisse pesanti psicofarmaci e chi le disse che il problema era che partecipava a troppe feste...
Finalmente arrivò il giorno in cui Susannah venne visitata dal medico che avrebbe risolto il mistero.
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Quando la famiglia decise di fare un ulteriore tentativo entrò in scena il dottor Souhel Najjar, direttore dei reparti di neurologia in due diversi ospedali di New York.
Grazie a un test psichiatrico standard, il dottor Najjar capì in pochi minuti ciò che stava accadendo a Susannah.
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Il medico chiese alla ragazza di disegnare un orologio: quando lei le riconsegnò carta e penna vide che tutti i numeri erano stati posizionati nel lato destro del disegno. Questo gli bastò a capire che quello stesso lato del suo cervello era infiammato. Una biopsia ha subito confermato la sua teoria concludendo che ciò di cui soffriva la ragazza era una malattia autoimmune chiamata encefalite da anticorpi anti-NMDA che, sostanzialmente, attacca il cervello ed è letale se non diagnosticata in tempo.
Grazie al suo intervento, Susannah è riuscita poi a guarire anche se...
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La donna non ricorda quasi nulla di quel periodo e tutto quello che sa delle conseguenze che la malattia stava avendo su di lei lo ha appreso da foto e video.
La giornalista ha scritto un libro per dare la sua testimonianza su una malattia che non viene diagnosticata correttamente in circa il 90% dei casi.
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Susannah ha voluto soprattutto sottolineare il fatto che lei è riuscita a curarsi perché disponeva dei mezzi economici per farlo (il costo totale delle spese mediche arrivò a 1 milione di dollari), ma c'è chi non ha la stessa fortuna.