Addio alle inquinanti vaschette alimentari: ecco la geniale intuizione di questa 17enne
Il polistirene è un materiale plastico che si presenta sotto forma di una schiuma bianca leggerissima, con cui vengono prodotti generalmente gli imballaggi. È facile trovarlo come vassoio contenitore di alcuni frutti confezionati, carni o altri alimenti.
Questo materiale provoca ingenti danni all'ambiente in quanto viene molto spesso ingerito dai pesci e dai volatili che lo avvistano sulla superficie dell'acqua: probabilmente è la sua presenza negli stomaci a determinarne poi la morte.
Una ragazza di soli 17 anni ha trovato una soluzione in grado di sostituire il polistirene nella produzione di imballaggi con un materiale totalmente biodegradabile e atossico.
via ciclovivo.com.br
Il suo nome è Sayuri Magnabosco, vive in Brasile ed ha compiuto 17 anni. A scuola ha appreso che il polistirene impiega dai 100 a 300 anni per degradarsi.
Un periodo troppo lungo per un oggetto che viene gettato via solo qualche minuto dopo il suo acquisto. La sua idea è stata quella di produrre un materiale equivalente a partire dagli scarti della canna da zucchero.
La brillante studentessa ha creato i vassoi organici seguendo un processo molto semplice: ha unito la bagassa, un residuo della macinazione della canna da zucchero, ad una pasta di farina di grano ed acqua.
I vassoi possono durare fino a due anni se tenuti in magazzino a determinate condizioni di temperatura ed umidità, mentre nelle discariche si decompongono in sei mesi. E se il materiale viene messo in contatto con l'acqua? Degradato in quattro ore!
In Brasile la coltivazione e la lavorazione della canna da zucchero rappresenta gran parte del mercato: secondo la giovane scienziata i potenziali che ne possono derivare sono molteplici e vanno tutti indagati.
La riuscita dell'esperimento ha fatto vincere alla giovane Sayuri Magnabosco numerosi premi di riconoscimento, tra cui il podio nelle Olimpiadi dei Piccoli Geni a New York.
Il motto della ragazza? "C'è sempre qualcosa che va migliorato e ci si deve impegnare per farlo!". Brava!